CALCIO | A sentirlo parlare sembra la cosa piu' facile del mondo: “Noi compriamo le informazioni sulle partite e poi scommettiamo. E basta”.
Cosa vuol dire 'comprare le informazioni'?
“Vuol dire che mi chiamano i calciatori e mi dicono: 20 mila per questo o quel risultato”.
La confessione e' resa ai giornalisti di “Repubblica” da Hristiyan Ilievski, che si trova in Macedonia, latitante per tutti, ma non per i cronisti che lo hanno scovato.Nel calcioscommesse Beppe Signori e' considerato il 'capo' in Italia, lo dice Hristiyan Ilievski, secondo la Procura di Cremona uno dei principali coinvolti nello scandalo delle partite truccate.
I giocatori dentro a questo filone dell'inchiesta, secondo Ilievski, sarebbero una trentina, al 90 % appartenenti a squadre di serie B e al 10 % di squadre di A”.
“In Inghilterra questo non succede – continua Ilievski – in Italia invece sì. Si mettono d'accordo, poi scommettono e poi vendono le informazioni. A volte le vendono a noi e quando noi le scopriamo, ci puntiamo sopra forte. Oppure le vendono a qualcun altro, alla mafia siciliana, o a quella albanese o in Italia a Beppe Signori (foto), che è uno dei capi in Italia”.
Ma chi e' che si 'mette d'accordo' sul risultato di una gara?
“Spesso sono gli stessi dirigenti dei club a mettersi d'accordo. A esempio lo scorso anno sono venuto io alla fine personalmente in Italia. Era gia' quasi tutto deciso, chi vinceva lo scudetto, chi andava in Europa, chi andava a finire in serie B. In Italia c'erano sei squadre che ritenevamo affidabili: Sampdoria, Cagliari, Bari, Lecce, Siena e Chievo. E con loro abbiamo fatto un mucchio di soldi”.
[11/03/2012]
Mario Nascimbeni
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