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Buon Natale ai nostri lettori e alle loro famiglie

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E’ Natale e per qualche ora vorremmo dimenticarci di una società che sembra diventare sempre più violenta e cinica. Vorremmo auspicare che tutti voi, come noi, siete riusciti a circondarvi dei vostri affetti per trascorrere una giornata di gioia e amore. Il resto non conta, per oggi.

Il Papa nella Notte di Natale ci ricorda il dolore per i bambini vittime delle guerre. Pensando al Bambino di Betlemme Francesco chiede di volgere uno sguardo ai più piccoli. “Anche in questo Natale un’umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia. Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto. In Lui, bambino di Betlemme, c’è ogni bambino. E c’è l’invito a guardare la vita, la politica e la storia con gli occhi dei bambini”, ha detto nell’omelia della Notte di Natale.

Un’ “umanità insaziabile di soldi” dice Francesco, come se questo fosse davvero l’unico valore da perseguire. In realtà grandi valori ci arriverebbero dagli ultimi, se noi volgessimo loro lo sguardo. Non hanno vacanze in luoghi esotici o in località rinomate di montagna da raccontare, ma tutti noi proprio per questo dovremmo adoperarci per avvicinarci e cercare di migliorare le loro condizioni per quanto possibile. Anche perché arriverà il momento della riscossa degli “ultimi”.

La magia del miracolo della Fede è tutta in una immagine: tempo fa il Dalai Lama ha invitato l’arcivescovo Desmond Tutu alla sua meditazione privata e l’arcivescovo ha ricambiato dando la comunione all’ospite.
I due sono riuniti nel 2015 a Dharamsala, in India, per gli 80 anni del monaco, ed hanno passato una settimana a discutere sulla gioia «che è più della felicità» e che «viene da dentro».

La Gioia è più della felicità, perché quest’ultima è a volte estemporanea e spesso ancorata a fattori esterni.
La Gioia invece viene da dentro, ed è ancorata dal fatto di fermarsi e pensare di essere grati per quanto si ha (non si possiede). Grati anche per cose semplici: per stare bene in salute, quando possibile, per poter abbracciare un figlio, una figlia, una nipote, un genitore, un fratello, quando possibile. Oppure per un piccolo gesto…

Questo il regalo che dovremmo fare a noi stessi prima degli altri. Non c’è bisogno di incartarlo, non occupa posto, non costa e fa vivere meglio.

Auguri di grande pace a tutti voi e alle vostre famiglie.

Paolo Pradolin
e lo staff de
La Voce di Venezia

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Buon Natale a tutta la redazione e a tutti i lettori …
    Un pensiero a tutti i bambini vittime delle guerre , tutti vittime e non danni collaterali in base alla loro collocazione geografica ….
    Un pensiero a tutti gli anziani delle case di riposo che oggi non potranno avere visite perché chiuse causa covid , ma com’è stato possibile ? Qualcuno che interno o esterno non ha indossato la mascherina com’è prescritto per tutti i parenti?
    Un pensiero e un raggio di luce possa arrivare a tutti in questo grigio Natale
    Buin Natale a tutti !!!

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