Il via libera e il sostegno alla sua candidatura, vincente, a sindaco la ha avuta anche da Silvio Berlusconi e da Renato Brunetta ma Luigi Brugnaro ribadisce, in una sorta di lettera aperta ai veneziani, la sua ‘neutralità’ ed apertura a tutti. “A Venezia nelle urne i cittadini hanno chiesto di voltare pagina – rileva Brugnaro -. Il partito del lavoro ha sconfitto il partito del no, di chi e’ sempre stato, ed e’ ancora, contrario a tutto. Ha vinto un progetto civico e trasversale, fondato su una proposta programmatica chiara e costruita sulle reali esigenze delle forze vive della società civile, fuori da schemi politici superati”.
“Ho sempre detto che io il patto l’ho fatto esclusivamente con i cittadini e a loro, anche oggi – ribadisce Brugnaro -, confermo la mia assoluta fedeltà. C’è chi vorrebbe ascrivermi a questo o quello schieramento, ma io non sono disponibile a ‘farmi tirare per la giacchetta’. Per il bene di quelle che io chiamo le ‘Città di Venezia’, visto il policentirsmo tipico delle varie realtà che compongono il nostro Comune, ho sempre detto di aver dialogato con chiunque e continuerò a farlo anche in futuro”.
“Dialogherò, a maggior ragione – sottolinea -, con chi sin dall’inizio ha ritenuto di accordarmi la propria fiducia incondizionata a sostegno del progetto che ho voluto mettere a disposizione per guidare l’amministrazione comunale nei prossimi cinque anni. In molti mi hanno dato ‘carta bianca’ per il bene delle città che amo, a partire proprio da Renato Brunetta e da Silvio Berlusconi. Con loro, così come con tanti altri che mi hanno sostenuto e con cui ho dialogato – conclude Brugnaro -, continuerò a confrontarmi per governare rispondendo al meglio ai bisogni e alle aspettative della cittadinanza, come Sindaco di tutti”.
Il nuovo sindaco di Venezia: “Avuto sostegno da Brunetta e Berlusconi, ma nessuno mi tira per la giacca”
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