L’incidente di ieri sera della barca rovesciata davanti Malamocco, con quattro persone in acqua e una di loro portata in ospedale per gravi condizioni con sindrome da annegamento, ha fatto subito pensare alle ‘penne’ estive dei giovani con barchini e motori potenti. Invece l’argomento era tutt’altro.
Secondo il racconto di testimoni, la barca con quattro persone adulte a bordo, improvvisamente ha accelerato virando bruscamente di lato con un boato del motore. Verrà poi accertato che si è trattato di un’avaria. La manovra repentina ha causato il rovesciamento dell’imbarcazione.
Fortunatamente poco distante stava transitando una motonave e un membro dell’equipaggio, senza esitare, si è tuffato e ha riportato a bordo la persona che più annaspava nell’acqua non riuscendo a stare a galla autonomamente.
I naufraghi finiti in acqua a causa del rovesciamento della barca sono quattro pescatori provenienti da Stra.
A bordo del mezzo che li ha soccorsi anche medici del San Camillo del Lido di Venezia giunti a fine turno che si trovavano nella motonave di linea che dagli Alberoni va a Fusina.
L’uomo finito in acqua nel frattempo aveva perso conoscenza e sarebbe senz’altro annegato se non fosse stato per il ragazzo che si è tuffato.
La motonave quindi è tornata all’approdo più vicino degli Alberoni dove ha atteso il 118.
L’uomo, giunto in ospedale in codice rosso con sindrome da annegamento, sarebbe oggi fortunatamente fuori pericolo.
Deve la vita a quel ragazzo marinaio della motonave che non ci ha pensato un attimo a tuffarsi in acqua per trascinarlo a bordo. Un ragazzo eroico e modesto, tanto che non ha voluto pubblicità per il suo gesto. Ovunque venga scritto del fatto oggi, infatti, manca un nome. Il suo.
(foto di archivio)