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Aumenti bollette, si lavora per alleggerirle, ma cresce la benzina

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Il governo sta calcolando se ci sono risorse disponibili per ulteriori tagli al caro-bollette, senza ricorrere allo scostamento di bilancio mentre nel fare i conti la Ragioneria dello Stato stima ci siano almeno 1,5 miliardi che potrebbero arrivare dalla “restituzione” già prevista dai cosiddetti “extraprofitti” delle rinnovabili.

La norma del decreto Sostegni-ter, approvato il 21 gennaio scorso, punta a ottenere dagli operatori degli impianti “verdi” finora incentivati (esclusi i piccoli) un “prezzo equo ante-crisi”. Ma i conti potrebbero non tornare, con le imprese associate a Elettricità futura – che fa capo a Confindustria – che studiano le contromosse: ipotizzano un ricorso per incostituzionalità della norma.
Molte affermano di vendere il 100% dell’energia un anno per l’altro quindi non godrebbero degli attuali aumenti e temono una “fuga” di investitori stranieri di fronte a un Paese che può cambiare le regole in caso di necessità. Tuttavia, ci sarebbe spazio per un nuovo intervento a breve senza fare deficit di bilancio, secondo la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra intervistata da “Radio Anch’io”.

Per la Lega, però, non basterà, visto che la sottosegretaria alla Transizione ecologica (Mite) Vannia Gava insiste per uno scostamento da 30 miliardi avvertendo da un lato che sono “a rischio migliaia di posti di lavoro” e suggerendo dall’altro di “rilanciare la produzione nazionale di gas”.
Da oggi, intanto, sono “più leggere” le bollette del primo trimestre 2022 per le imprese medio-grandi. L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha azzerato gli oneri generali di sistema (quelle voci che pesano per il 22% circa sul costo totale per incentivare soprattutto le fonti rinnovabili) dando seguito al decreto Sostegni ter con cui il governo ha messo sul piatto 1,7 miliardi “in soccorso” delle utenze con potenza pari o superiore a 16,5 kW.

Le risorse (1,2 miliardi) arriveranno anche dai proventi delle aste Ets di Co2 (le quote pagate dalle aziende per compensare le emissioni di anidride carbonica). In caso di fatture già emesse per il periodo 1 gennaio-31 marzo 2022, i conguagli saranno nella bolletta successiva.

Per alleviare il salasso delle bollette a famiglie e piccole attività economiche per i primi tre mesi l’Esecutivo aveva già stanziato 3,8 miliardi in Legge di Bilancio e l’Autorità era già intervenuta con l’annullamento transitorio degli oneri e potenziando il bonus sociale soccorrendo così 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.

Ma al mondo della produzione industriale media e grande l’azzeramento degli oneri di sistema sembra solo una “toppa”. Il presidente di Confindustria Moda, Cirillo Marcolin, parlando del proprio settore ma in cui si riconoscono tante altre aziende, chiede “una soluzione” a questa “emergenza” per colpa della quale “molte imprese sono costrette a chiudere”.

“Misure subito” e con “decretazione d’urgenza” sono sollecitate al governo dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini che si appella anche all’Ue affinché fermi “la speculazione internazionale e i rincari”. Che di settimana in settimana riguardano anche i carburanti.
La benzina self service è salita negli ultimi sette giorni a 1,797 euro (+1,8 cent) secondo la rilevazione del Mite che indica il gasolio a 1,667 euro (+2 centesimi).

Ad ogni aumento il Codacons stima il costo per il rifornimento che grava su una famiglia all’anno, ora calcolato a 380 euro in più. Assoutenti ribadisce che è necessario “sterilizzare l’Iva e ridurre le accise quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia. Conftrasporto invoca dal governo “costi minimi sulla sicurezza rendendoli obbligatori per evitare tensioni e forme di protesta autogestite”. L’Unione Consumatori chiede che nel prossimo Consiglio dei ministri si provveda a tagliare le accise di almeno 20 centesimi.

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