Arma nucleare russa nuova minaccia «Avrà gittata illimitata»

Arma nucleare russa nuova minaccia di cui è stato annunciato il test imminente: «Avrà gittata illimitata», il che significa: sarà in grado di colpire qualsiasi obiettivo nel mondo.
L’annuncio va letto in un nuovo quadro in cui le tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia stanno raggiungendo nuovi livelli di preoccupazione, con l’ultimo episodio che annuncia l’annunciato test di un pericoloso missile nucleare da parte dei russi. Denominato “Burevestnik” o, più comunemente noto come SSC-X-9 Skyfall, questo arma di distruzione di massa è al centro dell’attenzione internazionale dopo che immagini satellitari e informazioni provenienti dall’Aviazione degli Stati Uniti hanno sollevato il sospetto che la Russia stia preparando o abbia già condotto un test di questa micidiale arma in una base remota nell’Artico.

Il “New York Times” ha recentemente riportato che, secondo alcune fonti, questo missile a propulsione nucleare ha la capacità di percorrere oltre 22.000 chilometri, teoricamente senza limiti dopo l’attivazione di un mini-reattore nucleare durante il volo. Nel 2018, il presidente russo Vladimir Putin aveva fatto dichiarazioni sull’inevitabilità di questa arma rispetto ai sistemi di difesa occidentali, soprattutto quelli degli Stati Uniti, sottolineando la sua funzione come secondo strumento di risposta in caso di attacco nucleare occidentale. Questo, oggi, solleva preoccupazioni enormi riguardo alle potenzialità di distruzione di intere città e installazioni militari.

Negli ultimi giorni, l’intelligence degli Stati Uniti ha registrato movimenti sospetti di aerei e veicoli vicino alla base russa dove si ritiene sia stato effettuato il test del “Burevestnik”. Un velivolo spia americano è stato rilevato dai sistemi di tracciamento del traffico aereo nelle ultime due settimane, mentre allarmi sono stati inviati ai piloti in prossimità dello spazio aereo intorno alla base russa. Questo non è il primo tentativo della Russia in questa direzione; secondo un rapporto dell’organizzazione non profit Nuclear Threat Initiative, tra il 2017 e il 2019 sono stati effettuati ben 13 test simili, tutti senza successo e con rischi significativi, tra cui esplosioni e cadute incontrollate dei missili, con conseguenti perdite umane.

Daryl G. Kimball, direttore dell’Arms Control Association, ha avvertito sui pericoli di testare un’arma così potente durante la sua fase di sviluppo, sottolineando che anche se i test avessero successo, ci vorrebbero anni prima che il missile possa essere impiegato operativamente.
Inoltre, mentre i progettisti avevano concepito un raggio d’azione di 14.000 miglia (circa 22.500 chilometri), i dati dell’intelligence statunitense suggeriscono che il test più riuscito sia durato solo due minuti, con il missile che ha percorso poco più di 30 chilometri prima di inabissarsi. In un altro test, il reattore nucleare non si è attivato, causando la caduta del “Burevestnik” a una distanza ancora inferiore. Da notare che questo missile ha la capacità di trasportare testate sia convenzionali che nucleari.

La nuova arma russa si inserisce in un arsenale strategico russo che comprende altri dispositivi avanzati, come il missile balistico Kinzhal e il sistema Avangard ipersonico. Nel suo discorso del 2018, Putin ha enfatizzato l’indice di penetrazione di queste armi rispetto ai sistemi di difesa statunitensi, affermando che la Russia supererà ogni tentativo di contenimento.

Recenti immagini satellitari hanno anche rivelato attività sospette nella base di lancio russa, mentre un avviso di “pericolo temporaneo” è stato emesso per gli aerei nelle vicinanze. Aerei russi attrezzati per la raccolta di dati sono stati avvistati nelle vicinanze, come in passati test. L’aereo americano da ricognizione RC-135W Rivet Joint ha completato il quadro di questa situazione sempre più tesa.