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“Andare oltre all’inutile sciopero del 24 novembre, per un APPELLO ALLA MOBILITAZIONE ATTIVA DEI LAVORATORI”. La lettera

"La Sinistra e il PD in particolare, la 'cosiddetta' Opposizione, che per molti anni è stata al potere in svariate coalizioni, ha massacrato noi lavoratori, con la perdita dell'art 18, l'estensione del precariato a vita tramite il Jobs Act, la raffica di privatizzazioni...

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Alcuni sindacati, con in testa UIL E CGIL, hanno chiamato allo sciopero nazionale per la giornata del 24 novembre, muovendo una serie di accuse verso l’attuale governo di destra.
Specifichiamo subito che noi non abbiamo alcun governo ‘amico’ da difendere, ma valutiamo in modo libero ed indipendente l’operato di ogni singolo esecutivo e, in base ai fatti, lo giudichiamo. Pertanto, il nostro giudizio verso il governo Meloni è assolutamente negativo, proprio perché è in tragica continuità con le nefandezze che abbiamo vissuto con i precedenti governi, Draghi primo fra tutti, ma anche Conte Uno e Conte Bis non sono stati da meno.

Quindi, pur condividendo alcune critiche mosse dalla Cgil e Uil per giustificare questo sciopero, ci chiediamo come mai prima le medesime sigle non abbiano proclamato nessun tipo di mobilitazione sindacale, nonostante fosse ben chiaro che i lavoratori erano stati individuati come le vittime principali che dovevano pagare la crisi INDOTTA dai GOVERNANTI.

La scelta di appoggiare la guerra e la conseguente fine dell’era del gas russo, sono e saranno un disastro che peserà sull’attuale classe dirigente italiana, in nome dell’incognita, del vago, della necessità prevedibile di doversi approvvigionare con rischiosi rigassificatori, made in USA, e a prezzi 10 volte superiori a quelli che invece ci era concesso.

Il punto fondamentale non è essere contro il governo Meloni. Peraltro, gli scioperanti sono tarati su questo parametro per motivazioni ideologico-politiche che noi ovviamente non abbiamo, in quanto indipendenti. Semmai, riteniamo che il cuore del problema sia un altro: noi lavoratori possiamo permetterci di non avere più un partito e/o una coalizione politica di riferimento?

La Sinistra e il PD in particolare, la ‘cosiddetta’ Opposizione, che per molti anni è stata al potere in svariate coalizioni, ha massacrato noi lavoratori, con la perdita dell’art 18, l’estensione del precariato a vita tramite il Jobs Act, la raffica di privatizzazioni, la trasformazione in SpA delle aziende municipalizzate del gas e altri servizi pubblici… con i sindacati loro ‘amici’ a reggere la tragedia in complicità o in succube silenzio, ci hanno reso evidente che la classe lavoratrice non può più ritenersi vicina alla Sinistra politica.

Serve, ed anche urgentemente, un nuovo soggetto, pragmatico e coerentemente a difesa dei diritti di noi lavoratori: una forza che abbia come imperativo la sovranità politica, militare, economica e culturale del nostro Paese, svenduto e tradito nella sua Costituzione con la deleteria cessione dei poteri, mai decisa dal popolo, ad un soggetto come quello europeo e i suoi organi (BCE ecc.). È chiaro, soprattutto dai trascorsi dell’ultimo triennio, come ci vogliano far tornare indietro di 100 anni: declassati da cittadini a sudditi privi di diritti, di potere, di partecipazione reale e devastati da un carovita che ha registrato un’impennata negli ultimi tre anni, ma che è partito a monte, fin dalla creazione di una moneta sovranazionale, l’Euro, tanto comoda per gli spostamenti quanto nefasta per il suo valore.

Lo sciopero del 24 novembre non fornisce alcuna risposta concreta né alcun progetto alternativo alla devastazione trasversale promossa dai nostri politicanti: questo sciopero è solo un ‘ticket’ dei sindacati promotori verso i loro ‘amici’ della falsa Opposizione. Opposizione falsa poiché, comunque, opposizione e governo agiscono allineati sulle basi fondamentali, tranne che su pochi dettagli del tutto marginali. Opposizione e governo sono schierati in ugual misura a favore di un potere concentrato in mani non elette dal popolo (attraverso il fantoccio ‘Unione Europea’), a favore dell’Ucraina e quindi a favore della deriva energetica volontaria, del colonialismo e violenze annesse perpetrate da chi usurpa terre altrui, infischiandosene delle risoluzioni di condanna pronunciate dall’ONU.

Ci appelliamo, quindi, a tutti i lavoratori:

non serve, ora, uno sciopero politico che non ha basi reali su un progetto alternativo al catastrofico Governo Meloni. Sciopero peraltro che economicamente danneggerebbe ulteriormente noi lavoratori , e forse serve di piu’ a chi giochicchia con false opposizioni, mai pervenute. Serve invece, creare le basi per un nuovo soggetto politico e, su questa richiesta, chiediamo la disponibilità ai lavoratori di gettare il cuore nella lotta, per un progetto nuovo e non subalterno al padrone della colonia, e contro i progetti di una ristretta casta abominevole dominante per farci tornare indietro di 100 anni e di schiavizzazione del popolo

Avanti, fuori dalle righe, per partecipare attivamente all’opposizione reale del Paese produttivo contro le caste secolarizzate del REGIME al potere.

Sandro Pescopagano
portavoce Sindacato dei Popoli Liberi

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  1. Gli scioperi si fanno contro il PADRONE per migliorare le condizioni salariali, oggi chi sciopera lo fa contro lo Stato, quindi sciopera contro se stesso, danneggiando tutti quelli che non potendo scioperare loro malgrado, sono costretti a perdere una giornata di lavoro a causa di un 5 % di lavoratori succubi di un sindacato
    destinato a sparire, che manifesta contro non si bene cosa.
    E’ ora che Landini decida che cosa vuole fare da grande, si candidi alle prossime elezioni Politiche, e vedremo quanti voti sarà in grado di prendere, temo che farà una brutta figura, peggiore di quella di ieri, dove solo quattro gatti che sono rimasti ancora al bar lo hanno seguito.
    Sindacalisti, è arrivato il momento che andiate tutti a lavorare… Shylock the first

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