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Ancora sulle toilettes a disposizione dei visitatori a Venezia. Lettere

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(In risposta all’articolo: “Degrado a Venezia: ragazza si abbassa gli indumenti e si mette a fare i bisogni tra la gente”)

Non mi stupisco.
Da quello che ho sentito da amici si sta facendo di tutto per rendere Venezia ostile.
Mi hanno detto che una volta in stazione, se si vuole andare in bagno è a pagamento, hanno visto un anziano perdere la testa e cominciare a spintonare tutti, perché la fila era immensa, quando toccò a lui non aveva moneta e non ce la stava facendo più, alla fine forzò gli accessi e raggiunse il bagno ugualmente. Che cosa gli vogliamo dire?

Mi hanno anche detto che se invece si vuole optare per un bar è impossibile, e se i prezzi sono quelli da ufo che mi hanno raccontato, quanto deve costare ogni volta potersi liberare?

È inutile sparare cattiverie a sproposito tanto per dare aria alla bocca, bisogna farsene una ragione: Venezia è una meta molto ricercata e sarà sempre piena di visitatori, ma non è “ospitale”.

Credo che bisognerebbe trovare altre soluzioni, e possibilmente non solo per chi può pagare.

Se no lo si dica chiaro e tondo e si chiuda la città.
Altrimenti è inutile lamentarsi di queste superlative inciviltà.

(lettera firmata)

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

    • Ciao Minosse, capisco la tua preoccupazione. Ma immagina un mondo in cui le “orde barbariche” sono in realtà turisti amanti dell’arte, studenti curiosi, o forse solo persone in cerca di un buon gelato. La città potrebbe diventare un luogo di incontro e di scambio culturale, piuttosto che un “unico immenso diurno”. E per quanto riguarda il “NUMERO CHIUSO”, beh, potrebbe essere una soluzione, ma forse potremmo prima provare a migliorare l’organizzazione e la gestione della città. Che ne dici?

  1. Sembra che la Serenissima stia diventando un po’ meno serena ultimamente.

    Capisco le tue preoccupazioni. È come se Venezia stesse cercando di diventare il club più esclusivo del mondo, dove solo chi può permettersi di pagare ha il diritto di… beh, fare ciò che la natura richiede. E se non hai la moneta giusta? Beh, speriamo che tu abbia una buona capacità di trattenerti!

    E poi ci sono i bar. Ah, i bar! Dove un caffè costa quanto un intero pranzo e un bicchiere d’acqua potrebbe farti ipotecare la casa. Ma hey, almeno puoi goderti la vista dei canali mentre svuoti il portafoglio, giusto?

    Scherzi a parte, hai ragione. Venezia è una città meravigliosa e dovrebbe essere accessibile a tutti, non solo a chi può permettersi di pagare. Dovrebbero essere trovate soluzioni che rendano la città più ospitale per i visitatori, senza compromettere il suo patrimonio culturale e storico.

    E se non si può fare? Beh, allora forse dovremmo semplicemente chiudere la città e trasformarla in un gigantesco museo a cielo aperto. Almeno così, la prossima volta che qualcuno decide di… “alleggerirsi” in pubblico, potremmo semplicemente dire che sta contribuendo a un’installazione artistica!

    Ma fino a quel giorno, speriamo che Venezia trovi un equilibrio tra preservare la sua bellezza e accogliere i suoi visitatori. Dopotutto, non è questo il vero spirito della Serenissima?

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