Paura ieri sera all’aeroporto di Tessera (Venezia). L’Ansa in un comunicato descriveva la situazione: “Un aereo della compagnia Ryanair diretto a Vienna è bloccato sulla pista di decollo dell’aeroporto Marco Polo di Venezia dopo la segnalazione di un allarme bomba. Sulla pista sono già presenti gli artificieri della Polizia per le verifiche e i vigili del fuoco”. Il fatto poco prima delle 19.30.
L’aereo era pronto al decollo ma è stato bloccato con grande apprensione di chi era presente. La prima ipotesi parlava di una telefonata anonima che dichiarava la presenza di un ordigno a bordo dell’aereo, poi invece si è capito che l’ allarme era partito da dentro l’aereo, dal personale di volo.
Che ci fosse qualcosa che non tornava lo pensavano un po’ tutti già a partire dal pomeriggio: il volo, la cui partenza era prevista alle 16:40, era stata spostata alle 17:30 ma poco dopo alle 18. Poi l’allarme vero e proprio, nel momento in cui i motori si sono abbassati di potenza, mentre già rollava per il decollo.
In pochi attimi è scattato il protocollo di emergenza. Sono arrivati gli artificieri ed hanno cominciato a controllare con la consueta perizia una a una le 140 persone a bordo e i loro bagagli.
Intanto, gli otto voli in arrivo a Venezia nella fascia oraria interessata sono stati deviati e fatti atterrare negli aeroporti di Verona, Treviso, Trieste e Bologna. I passeggeri in attesa di partire nell’aeroporto di Venezia sono stati tutti informati della situazione.
Durante i controlli, fortunatamente, si è invece chiarito il problema: parlando, c’era stata una “incomprensione”, un discorso frainteso tra un passeggero e uno steward. Il discorso riferito ha fatto scattare l’allarme bomba. Come noto i protocolli e il livello di allerta sono molto severi e riguardano anche parole o atteggiamenti che possono provenire da un viaggiatore.
Così l’emergenza è finalmente cessata poco prima delle 19:30. Poco dopo l’attività dell’intero aeroporto è ripresa normalmente e la paura è rimasta solo un ricordo poco piacevole.