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Assolto ex comandante dei carabinieri, a processo perché inseguiva gli UFO

Alessandro Di Roio, ex maresciallo dei carabinieri, è stato accusato di aver svolto accertamenti, dopo segnalazioni dei residenti, sugli UFO in orario di servizio.

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Alessandro Di Roio, ex comandante della stazione dei carabinieri di Chiesa Valmalenco, è stato assolto dal tribunale di Sondrio. La sua passione di dare “la caccia gli Ufo” gli aveva procurato un’indagine e un processo perché, secondo l’accusa, avrebbe usato il tempo per la sua passione, ovvero la ricerca di presenza aliene nei cieli della Valtellina, usando l’orario di servizio.

Il maresciallo, ora in pensione, si è difeso sotto processo dall’accusa per falso ideologico in atto pubblico e truffa continuata, in quattro procedimenti penali ordinari e in due militari. Tutti i giudici lo hanno fin qui assolto, ed ora resta pendente solo un ricorso in appello del ministero della Difesa.

L’ex comandante dei carabinieri, ora in pensione, era stato portato in tribunale con l’accusa di aver raggirato lo Stato per una somma di cento euro lordi, 80 netti. Eppure, nonostante in quelle ore fosse a suo dire «in servizio e non a caccia di ufo», «in quel periodo gli avvistamenti erano quasi quotidiani e le persone terrorizzate si rivolgevano a me», ha spiegato Di Roio. Dunque caccia agli alieni sì, ma nell’ambito di accertamenti di competenza del suo lavoro in orario di servizio.

La difesa al processo ha presentato un dossier di oltre duecento pagine che proverebbero la presenza di oggetti non identificati sul territorio. Negli scatti, riportati dal Corriere della Sera, appaiono UFO nel cielo, anomale figure nere sulle montagne, strane figure volanti e ombre semi-trasparenti.

Di Roio ha comandato la stazione di Chiesa in Valmalenco dal 1996 al 2021, prima di essere congedato. La sua carriera risulta essere senza macchia, fino al 2011, quando iniziarono ad avvenire episodi bizzarri.
Racconta l’ex comandante alla stampa locale: “I cittadini hanno iniziato a presentarsi in caserma descrivendo sfere di luci pulsanti, oggetti volanti non identificati, fenomeni paranormali. Io non facevo altro che compilare l’apposito modulo e inoltrare la segnalazione. Sono cinque quelle risultate ricevute agli uffici superiori, ma ne ho raccolte complessivamente ventisei”.

L’atteggiamento del maresciallo l’avrebbe reso un «personaggio scomodo», in qualche modo ritenuto responsabile di “eccesso di solerzia”. Di Roio avrebbe infatti disobbedito alla raccomandazione arrivata dai vertici di “mettere un freno alle pratiche”.

«Mi hanno preso in giro, trattato come un matto. Ho attraversato un periodo molto difficile, mi sono ammalato, ma posso assicurare di non essere mai venuto meno al mio dovere e di non aver mai rubato nulla allo Stato», concludeva amaramente Di Roio.

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