Può una giudice rimanere ammaliata da un attore? Evidentemente sì. Anche se le parole le sono state sollecitate da un’amica, sono state pronunciate in un gruppo chiuso di Facebook, anche se non ha detto nulla di male, alla fine, la magistrata è stata punita togliendole il fascicolo per quei suoi commenti alla fisicità dell’attore.
Gabriel Garko, per di più in pigiama, è colpevole di aver provocato queste sue reazioni da ‘donna normale’. Pochi giorni al Festival di Sanremo, davanti al giudice Gabriel Garko, impolverato e barcollante, le dice due cose sull’esplosione di Sanremo dove morì la proprietaria della villetta che lo ospitava e il pm scopre il fascino dell’attore.
Verrà scritto poi su Facebook: «Ma è davvero così bello?», le chiede l’amica. «Sì». «Ti sei rifatta gli occhi?». «Sì». «È tanta roba anche se acciaccato e in pigiama».
Ma la conversazione finisce sulla scrivania del procuratore di Imperia, Giuseppa Geremia, la quale ha pensato di toglierle l’inchiesta per il fatto che la fascinazione nei confronti di Garko avrebbe potuto «interferire sul necessario equilibrio» del magistrato.
Nel frattempo «la pm di Garko» si è chiusa in un silenzio ufficiale e ha cancellato il profilo Facebook. Timori che venga inficiato l’iter giudiziario non ce ne sono, tanto più che Garko è solo testimone nell’esplosione, ma vale sempre la vecchia regola: un giudice deve non solo essere indipendente, terzo e imparziale, ma anche sembrarlo.
Mario Nascimbeni
25/04/2016
(cod garko)
(foto: Rai)