[21/10] La curiosa patologia che il dottor Mourinho aveva guarito, quella per cui le cose semplici vengono a complicarsi improvvisamente a causa dei diretti interessati, è tornata a galla. L'inter, se vogliamo, è unica in questo: riesce a regalare emozioni fortissime ai suoi tifosi a volte cercando di compromettere quanto già conquistato.
Diciamo subito che per ieri sera ci sono le attenuanti. Con un vantaggio di 2-0 dopo 7' e la superiorità di un uomo in più in campo, diciamo che può capitare di deconcentrarsi, di vedere venir meno la tensione agonistica.
Ma, come insegna bene il tennis, è sempre difficile pensare di potersi rilassare durante un match, perchè quando si comincia a concedere qualcosa dopo aver dominato, l'avversario prende coraggio, crede di leggere un cedimento tra le righe.
L'importante, comunque, è ora che Rafa Benitez, che ieri sera ha preso contatto per la prima volta in maniera evidente con questa strana caratteristica che è nel dna dell'Inter, l'abbia riscontrata e la prenda in cura con trattamenti specifici, come aveva fatto lo special, perchè la definizione di “Pazza Inter” è un piccolo mito che si fonda su centinaia di ricorrenze e il fatto stesso di averne consapevolezza significa confermarlo e ribadirlo.
La partita non può dire molto tecnicamente. Il più che onesto Tottenham scende in campo con una specie di timore rispettoso nei confronti dei Campioni d'Europa e di San Siro. Quando poi, dopo solo due minuti, Coutinho fa sfilare una palla deliziosa alla sua sinistra che fa segnare addirittura capitan Zanetti, gli inglesi si arrendono alle differenze in campo.Questa sorta di apnea in cui cade subito il Tottenham, incapace di uscire dalla propria area, produce anche nervosismo da frustrazione. Ed ecco, infatti, che il portiere Gomes esce a gamba tesa su Biabiany lanciato a rete divinamente da Sneijder, procurandosi, e procurando ai suoi, cartellino rosso e calcio di rigore. Eto’o e 2-0 dopo soli 7'.
Arrivano poi le reti di Stankovic e la seconda di Eto'o. L'Inter va sul 4-0 ma è proprio quando si trattava di condurre in porto la nave con mare piatto che arrivano le deconcentrazioni collettive.
Bale, giocatore già nel mirino della Juventus da qualche tempo, al 46' e 47' della ripresa si infila tra letti e materassi di centrocampo e difesa interista e incrementa la sua serata speciale con una doppietta che si somma al primo gol di inizio ripresa.
Finisce dunque 4-3 per i nerazzurri, che approdano così agli ottavi di Champions, che è, alla fine, la cosa che conta.
paolo pradolin
