Parma fermato, stadio chiuso. Niente partita Parma e Udinese.
Un episodio che non ha precedenti nel spesso assurdo pianeta calcio.
Stadio Tardini chiuso: salta la partita di campionato con l’Udinese.
Il presidente della Figc Carlo Tavecchio, dopo aver toccato con mano «il disagio e l’indisponibilità» di Assocalciatori e Assoallenatori, con il parere contrario del sindaco di Parma Pizzarotti e del numero uno della Lega Beretta, ha deciso di rinviare l’incontro a data da destinarsi.
Parma fermato, stadio chiuso oggi, ma in realtà da mesi si intuisce che il Parma sta precipitando verso un baratro ma nessuno ha dichiarato con precisione essere la caduta verso il fallimento.
Il presidente Giampietro Manenti continua a promettere bonifici, ma in realtà il Parma non ha nemmeno i soldi per aprire lo stadio. Steward e dipendenti, non pagati da mesi, hanno deciso di alzare la voce e vano è stato il summit svoltosi ieri al centro sportivo di Collecchio.
E mentre il presidente dell’Assocalciatori Tommasi sta avanzando la messa in mora della società per oneri non corrisposti, ora può cominciare a diventare un problema la regolarità del campionato.
Non sapendo se potranno essere disputate le prossime gare interne, c’è la questione della squadra da mettere in campo (la Primavera?) nel caso i giocatori decidessero per la messa in mora, senza considerare l’eventualità che si arrivi alla cancellazione del club dal campionato.
Di fatto, si son sentiti nominare quattro presidenti in due mesi, con un via vai di gente sconosciuta ed ora la strada segnata pare essere quella del fallimento. In questo caso squadra e società all’asta e Parma che dovrà ripartire dalla Lega nazionale dilettanti.
Mario Nascimbeni
[21/02/2015]
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