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‘I segreti di Osange County’, il cinismo del ciclone Streep. Di Sara Prian

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I segreti di Osange County Meryl Streep Julia Roberts

Passato un po’ in sordina rispetto ai grandi film di questa ultima stagione degli Awards, ‘I segreti di Osange County’ diretto dallo semi sconosciuto John Wells, è una commedia amara, tanto da poterla definire cattiva nel suo descrivere una famiglia disfunzionale, alle prese con i taciuti segreti che l’hanno pian piano distrutta.

Dopo la sparizione del marito, Violet Weston (Meryl Streep) raccoglie a sè tutta la numerosa famiglia. Ogni membro, però, ha preso ormai una strada separata e ritrovarsi sotto lo stesso tetto scatenerà vecchi rancori e nuovi segreti.

Un climax crescente quello che ci offre Wells adattando l’omonima piéce teatrale di Tracy Letts in un’ opera forte, che lascia un gran senso di vuoto, ma che porta sullo schermo un cast stellare con una strepitosa, manco a dirlo, Meryl Streep. Con la sua interpretazione della burbera, disturbata Violet, riesce a fare qualcosa che, in questa stagione degli Oscar, era riuscita solo a Sandra Bullock con ‘Gravity’: prendere a pugni nello stomaco lo spettatore.

Sì perché l’attrice dà il meglio di se stessa, prendendo lo spettatore e sbattendolo su un muro, voyeur ignaro della tragedia che, pian piano, sta prendendo vita sullo schermo.

Potremo, infatti, paragonare la sceneggiatura de ‘I segreti di Osange County’ come un oggetto di porcellana che all’inizio ha una piccola crepa, ma che con il passare dei minuti si allarga sempre di più fino a rompersi, a distruggere il fragile equilibrio che permetteva alla famiglia Weston di rimanere, falsamente, unita.

E così veniamo trascinati in un turbinio di emozioni e sensazioni da cui è difficile uscirne illesi, con personaggi con i quali è facile immedesimarsi, ma allo stesso tempo che si fatica a comprendere o a giustificare. Wells coraggiosamente evita il buonismo classico di molto cinema americano, portandoci sullo schermo la cattiveria che spesso è viva e reale nelle famiglie. Regalandoci una visione, di quelli che potrebbero essere i nostri parenti, pulsante e vera, da sentirli sulla nostra pelle e dentro di noi.

Il ciclone Streep unito all’esplosiva Julia Roberts ci elargiscono vere emozioni, cosa rara nel cinema contemporaneo, lasciandoci però con un senso di vuoto, con un bisogno di riconciliarci con il prossimo, perché è troppo il cinismo da cui veniamo investiti e nutriti per tutti e 130 minuti.

Di sicuro, però, ‘I segreti di Osange County’ ci riconcilia con il grande cinema e con le emozioni, per quanto dure e forti possano essere.

Sara Prian

[01/02/2014]

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