IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

venerdì 26 Aprile 2024
14.5 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGENotizie SportTENNIS | I nuovi (e vecchi) dominatori
Questa notizia si trova quiNotizie SportTENNIS | I nuovi (e vecchi) dominatori

TENNIS | I nuovi (e vecchi) dominatori

pubblicità

Serena Williams senza rivali. Roberta Vinci e Sara Errani incontrastate regine di doppio. Nel circuito ATP, quattro pretendenti e una sola poltrona.

Luca Ferrari, giornalista/fotoreporter
ferrariluca@hotmail.it

Con la chiusura degli US Open è terminato un altro grande anno di prove del Grande Slam. Verdetti differenti nel circuito maschile e femminile. A dispetto di ciò che dice il computer, la realtà  in rosa è palese: Serena Williams è la più forte di tutte. E non perché ha incamerato il filotto Wimbledon, Olimpiadi (singolo e doppio) e US Open, ma perché ha una potenza che nemmeno l’armada dell’ex-area sovietica è in grado di contenere.

Leader sul campo e in classifica invece, la coppia regina di doppio. A guardare tutti dall’alto sono le italiane Roberta Vinci e Sara Errani. Dopo la delusione nella finale perduta agli Australian Open, è stata una cavalcata trionfale iniziata sul cemento messicano di Monterrey, proseguita sulla terra rossa di Acapulco, Barcellona, Roma e con intermezzo su quella verde di Madrid. Le due azzurre si sono dunque aggiudicate la loro prima prova del Grande Slam, il Roland Garros. Hanno vinto sull’erba olandese di Boscoducale all’Unicef Open, e infine si sono definitivamente consacrate sul cemento di Flushing Meadow degli US Open.

Classifica ATP in fermento. Con quattro vincitori diversi in altrettante prove del Grande Slam, un dominatore assoluto non c’è stato. La copertina spetta a Andy Murray. Dopo quattro finali perdute (2 volte l’Australian Open, US Open e quest’anno Wimbledon), si è finalmente imposto a New York. C’è di più. È il giocatore dei Fab Four che ha fatto più progressi e potenzialmente può andare ancora molto avanti. Tutt’ora incomprensibili le esaltazioni su Novak Djokovic. A inizio anno ha vinto a Melbourne, ma per i più attenti (…) era fin troppo prevedibile il suo calo poiché trattasi di un giocatore senza nessun colpo risolutore e come suoi illustri predecessori (l’americano Jim Courier su tutti), vince solo quando la tenuta psicofisica è al 101 per cento. Basta che cali un po’, e diventa battibile. E così è stato. È arrivato spesso alle fasi finali, ma è stato sconfitto. E il campione non è chi arriva secondo al traguardo. Rafael Nadal al contrario ha urlato una volta per tutte che Bjorn Borg è il passato, e che Mr. Terra Battuta è lui: 8 successi a Montecarlo, 6 a Roma e 7 al Roland Garros ribadiscono il concetto: tutti e tre tornei vinti di fila anche quest’anno. Il fisico però dopo ha fatto crack. Last but not least, l’immortale Roger Federer. Lui non smette mai di vincere e incantare. Nel 2012 lo svizzero ha già  vinto sei tornei di cui il suo 7° Wimbledon, ed è tornato numero 1 del mondo. Che cosa si può chiedergli di più?

Dopo nove mesi di tennis, il 2012 racconta anche storie di delusioni. Due in particolare. Tra gli uomini sicuramente è il francese Jo-Wilfried Tsonga, eterna promessa ma incapace di valorizzare l’indubbio potenziale e al massimo alfiere di qualche galvanizzante exploit e poco altro. L’altro grande flop della stagione fin qua disputata è stata la ceca Petra Kvitova. Aveva chiuso l’annata precedente con in tasca Wimbledon, la Federation Cup con la propria nazionale e le WTA Tour Championships. Sembrava la predestinata allo scettro del tennis mondiale, e invece non ha più saputo imporsi a massimi livelli. Fin’ora ha vinto due soli tornei, entrambi sul cemento e in agosto (Montreal e New Haven), ma poi non ha saputo andare oltre il 4° turno a Flushing Meadow venendo eliminata dalla non certo proibitiva Marion Bartoli, e collezionando al massimo le semifinali in Australia e a Parigi.

Con la stagione indoor da giocare e le ATP Tour World Finals di Londra sempre più vicine, ci sta avviando verso il 2013. Che cosa riserverà  il futuro? Chi saranno, se ci saranno, i nuovi padroni del tennis? “La prossima annata sarà  sicuramente interessante. La supremazia maschile di Federer sarà  messa a dura prova da un Murray sempre più galvanizzato che freme per imporsi in modo totale, un Djokovic alla ricerca della forma del 2011, il tutto aspettando il ritorno di Nadal da mesi alle prese con un ginocchio malconcio” analizza l’appassionato ed esperto conoscitore del pianeta racchetta Alberto Spinazzi, “Per quanto riguarda le donne, bisognerà  inevitabilmente fare i conti con il fenomeno Serena Williams che a differenza della sorella maggiore Venus, non sembra volerne sapere di pensione. Serena se vuole può continuare a giocare a livelli altamente competitivi per tutto il 2013, e l’intero WTA ne è consapevole e lo teme.

Tra le rivali più titolate, l’eterna Maria Sharapova e la combattiva Victoria Azarenka, attuale n. 1 del ranking, o le scalpitanti Agnieszka Radwanska, Petra Kvitova e le più anziane Na Li e Samantha Stosur. Ma se l’americana giocherà  come di recente ha fatto a Londra e New York, sarà  sempre lei la vincitrice. Sara Errani infine, a meno di qualche piacevole esplosione, sembra per il momento destinata ai risultati eccellenti di quest’anno ma solo in forma gregaria. La ragazza si sta ancora formando e se mantiene l’attuale ranking, fra un paio d’anni potrà  gareggiare per i primi posti”.

[13/09/2012]


titolo: TENNIS | I nuovi (e vecchi) dominatori
foto: VINCI ED ERRANI – SERENA WILLIAMS

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img