Veneto resta giallo ma il presidente Zaia ripete: “Bisogna lavorare come fosse rosso” per poi aggiungere: “Non abbiamo vinto nulla, serve impegno di comunità”.
“Lo ripeto: non abbiamo vinto nulla e non è il caso di festeggiare, anche perché abbiamo a oggi 3.057 morti e 2.500 ricoverati, dei quali quasi 300 in terapia intensiva. Il virus esiste e non è una fantasia,
non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia”.
Luca Zaia parla così all’ANSA in relazione alla permanenza del Veneto in fascia gialla, dopo il monitoraggio settimanale.
“Dal punto di vista comportamentale – prosegue – dobbiamo guardare a questo giallo come fosse un rosso fuoco, perché non dobbiamo avere assolutamente cali di tensione: il Covid circola e gli ospedali sono sotto pressione”.
“Se abbiamo
rispetto per la nostra vita, per quella degli altri, e per il durissimo lavoro dei nostri sanitari – prosegue Zaia – l’unica cosa da fare è rispettare tutte le regole, portando ossessivamente la mascherina, evitando rigorosamente di creare assembramenti, mantenendo le mani ben igienizzate”.
“In questa vicenda – conclude il governatore – non esistono primi e ultimi della classe e nessuno vince niente. Dobbiamo continuare a lavorare, facendo prima di tutto
un lavoro di comunità, nel quale ogni persona è protagonista diretta”.