Tentato stupro a ragazza che fa il bagno: questo drammatico episodio è accaduto ad una giovane mentre si trovava al mare. L’aggressore, un egiziano di 24 anni, è stato arrestato ieri. Scenario del tentativo di Stupro era stato il mare di Loano nel mese di luglio. Improvvisamente l’egiziano di 24 anni, residente a Torino e già noto alle forze dell’ordine per diversi altri reati, si è avvicinato alla giovane turista diciottenne originaria di Cuneo mentre faceva il bagno. La vittima, impegnata a nuotare, si era momentaneamente allontanata dal gruppo di amici e si è trovata l’uomo davanti.
In una situazione paradossale, con la presenza di diversi altri bagnanti e degli amici della giovane turista a pochi metri di distanza, l’uomo, dimostrando completa indifferenza per eventuali testimoni, ha afferrato la giovane e l’ha trascinata verso acque ancora più profonde. Poi ha cominciato a palpeggiare la vittima sussurrando: “Guai a te se urli! Devi fare quello che ti dico io…”. La ragazza è rimasta paralizzata dal terrore per l’aggressione e per la paura di finire annegata, data la situazione. Fortunatamente, proprio nel momento in cui stava scattando lo stupro, uno degli amici si è accorto della cosa e si è messo a urlare sbracciando velocemente per raggiungere l’amica.
Alla fine l’aggressore ha lasciato la preda quando si è reso conto di essere stato scoperto, quindi si è allontanato rapidamente. La ragazza soccorsa, sotto shock, ha raccontato che lo straniero ha tentato di compiere un atto sessuale contro la sua volontà.
L’intervento veloce delle forze dell’ordine ha permesso di verificare tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza, così l’aggressore è stato identificato. Lo straniero è stato fermato ieri a Torino. Al momento dell’arresto, il giovane è risultato essere un pluripregiudicato, con un passato segnato da reati contro il patrimonio, atti di violenza personale e resistenza a pubblico ufficiale.
L’intera comunità di Loano è rimasta sconvolta dall’episodio. Ora, grazie all’arresto, la giovane può almeno sperare che il responsabile sia sottoposto a giudizio per l’orrore che ha dovuto subire.
