Quasi ad annunciare l’ormai prossimo Vinitaly 2023, purtroppo sempre più rivolto ai professionisti del settore che ai winelovers, ecco che PAV Edizioni, casa editrice e associazione culturale romana pubblica per quest’ultimi, ma non solo, propone un’avventura a fumetti che sullo sfondo della città di Verona vede protagonista… una bottiglia di vino. Una bottiglia molto particolare, appartenuta a famoso personaggio del passato con un legame alquanto misterioso con il capoluogo scaligero.
“Shakespeare’s Wine” è una graphic novel tutta italiana dello scrittore Mattia Cagalli, veronese DOC, e Davide Bozza, veronese d’adozione. A un primo sguardo l’opera appare appunto un semplice omaggio a Verona, che fa da scenografia al racconto, ma addentrandosi nelle tavole (in alcune compaiono anche alcuni scorci di Venezia) si scopre piano piano che non è solo una vetrina sulle bellezze della città e sulle sue eccellenze vinicole. I dialoghi e le didascalie di Cagalli, i disegni di Bozza, rivelano un lavoro di ricerca e studio, accurato nei dettagli e nei riferimenti culturali, dalla storia del vino a quella della letteratura, dall’architettura all’alchimia, con uno stile che strizza l’occhio anche ai cinefili più o meno raffinati.
Iniziamo quindi a leggere una graphic novel che potremmo definire thriller nella trama e commedia nei toni. Il personaggio principale, Howard Sterling, è ispirato a quel mattacchione di John Belushi, il quale, a sua volta e incolpevolmente, con la sua idea per un film mai realizzato, ha contribuito a ispirare questa storia. Howard è un inadeguato critico enologico, che, senza nemmeno il physique du rôle dell’eroe da fumetto, si ritrova in mezzo a una caccia accanita a un’antica bottiglia di Recioto ritrovata dopo quattro secoli. La presentazione pubblica della scoperta durante il Vinitaly, la fiera enologica più grande del mondo viene guastata dal furto della preziosa bottiglia.
Continuando a sfogliare le pagine, seguiremo Howard e i suoi amici, fino a scoprire cosa abbia a che fare Shakespeare con tutto questo. Bardo inglese – Giulietta e Romeo – Verona? Ovviamente, ma non è semplice come sembra. Tra lo Shakespeare storico, quello nato a Stratford upon Avon nel 1564 e quello letterario apparso nel 1593, c’è come un (bicchiere) vuoto nella biografia: Shakespeare’s Wine lo riempie con una storia di fantasia che mescola realtà documentate a supposizioni sulle sue qualità extra-artistiche, quasi un altro Leonardo da Vinci, per rivelarci come Verona sia finita a fare da ambientazione delle sue opere.
Shakespeare Wine’s – L’enigma del Bardo, è per i lettori di graphic novel, per gli appassionati di vino, i cultori di Shakespeare e gli amanti di Verona. Gli autori prossimamente saranno a disposizione dei più curiosi durante due delle più importanti manifestazioni dedicate all’editoria. L’opera sarà infatti ufficialmente presentata a Napoli Città Libro dal 13 al 16 aprile, dove sarà presente il disegnatore Davide Bozza, napoletano d’origine, a fare gli onori di casa. Successivamente, al Salone del Libro di Torino dal 18 al 22 maggio, invece sarà presente lo sceneggiatore Mattia Cagalli.
