E’ stato piuttosto inquietante e umiliante vedere i peluche dei bambini e i loto giocattoli buttati fuori su campo san Giacomo dall’Orio. Lo sgombero del “Teatro dell’Anatomia” ha segnato una delle pagine più emblematiche della nostra Città d’Acqua. La Vida è stata – per decenni- uno dei centri di ritrovo e uno dei punti di riferimento della Città. Un Centro Culturale nel quale avevano la loro sede importanti associazioni del Centro Storico. Non a caso i cittadini di campo san Giacomo si sono subito opposti al blitz fatto dalle forze dell’ordine
Ancora una volta il problema sta a monte. Venezia è spaccata in due. Da una parte gli interessi legati al turismo dall’altra una popolazione che ha ancora voglia di cultura e di socialità. Insomma, i cittadini che vogliono avere una città vivibile. Questo episodio apre alcuni interrogativi proprio sulla compatibilità tra i due fattori.
E’ possibile che la Regione Veneto, ancora una volta, sia riuscita a svendere un pezzo importante del suo patrimonio? Possibile che la soluzione di equilibrio tra interessi comuni e di interessi di pochi sia sempre sbilanciata?
E’ possibile anteporre sempre gli interessi speculativi al bene collettivo, al tessuto connettivo, alle persone che vivono e frequentano la piazza?
I luoghi di socializzazione sono importanti, anzi fondamentali . Sono la base di un vissuto sociale e condiviso che va al di là delle solitudini, che abbatte le paure, che fa crescere il senso dell’altro e il rispetto per i beni collettivi.
Riprendere con determinazione questo ragionamento deve diventare priorità per la politica. Regione Veneto e Comune di Venezia si mettano d’accordo – finalmente- per un percorso serio di valorizzazione delle istanze culturali e di socializzazione.
Venezia è una Città. Venezia è la sua cultura . Venezia è la sua socialità. Questa è la sua anima.
ENRICO PIRON
Segretario generale Cgil Venezia
Mi spiace signor Piron che se ne sia accorto troppo tardi. Venezia l’ha comprata Peter Pan, è la città che non c’è.
cordiali saluti.