Attimi di paura ieri pomeriggio a Mestre: una ragazzina ha scavalcato il parapetto che divide la terrazzina del suo appartamento al quarto piano dal vuoto sottostante, e si è lanciata.
Tutto è accaduto in pochi minuti.
Martedì pomeriggio. L’orario è attorno alle 16. La zona è quella di Zelarino.
Improvvisamente dai piani alti di un condominio si sentono delle grida.
Sono quelle di una ragazzina di 15 anni che sta vivendo una vera e propria crisi urlando e minacciando di volersi buttare di sotto.
In pochi attimi si raduna di sotto un gruppetto di passanti preoccupati. La scena che si sta svolgendo al IV piano di altezza è sconvolgente. Il tutto sotto gli occhi del padre che assisteva alla scena pregando la minore di rientrare.
Immediatamente sono partite anche le richieste di soccorso a vigili del fuoco, polizia e Suem.
E inizia così, per importanti secondi, una sorta di trattativa tra le persone presenti e l’adolescente nel tentativo di fare opera di convincimento per scongiurare la disgrazia.
La quindicenne era però nel pieno di una vera crisi e i suoi messaggi urlati erano tesi ad avvertire che voleva farla finita, intervallando con pianti e singhiozzi avvertimenti per cui nessuno doveva avvicinarsi e mettersi in mezzo.
Ognuno dei presenti ha cercato di fare quanto possibile per tentare di convincere la ragazzina invitandola alla calma, confermandole che qualsiasi problema era risolvibile, e via dicendo.
E questa sorta di dialogo frammentato ha avuto almeno il merito di ritardare il salto nel vuoto della 15enne per alcuni secondi che si sono rivelati fondamentali.
I pompieri infatti, intanto, arrivati in pochissimo tempo, avevano intanto cominciato a stendere il materasso per attutire l’eventuale caduta e a far partire i compressori per gonfiarlo.
Purtroppo il punto dell’impatto era visibile dalla prospettiva della ragazzina.
Infatti appena la minore si è accorta del dispositivo approntato sotto di lei senza dire più nulla è saltata.
Un volo fatale dal quarto piano durato un paio di secondi davanti alle persone atterrite.
Fortunatamente il materassone gonfiabile dei vigili del fuoco, ancorché ancora solo parzialmente pieno d’aria, è riuscito comunque nel suo scopo di attutire parzialmente l’impatto.
Il padre, unico genitore presente in casa con la mamma al lavoro, è corso di sotto e tutti i soccorritori si sono precipitati attorno al corpo della giovane che, fortunatamente, si muoveva ancora.
Il dispositivo dei pompieri, anche se solo parzialmente gonfiato, aveva svolto il suo compito a sufficienza.
La ragazza è stata così coperta e portata all’ospedale dove è stata sottoposta a tutti i controlli ma senza il pericolo del dramma.
Si è trattato, alla fine, di un miracolo dato che, verosimilmente, lascerà più strascichi psicologici che fisici dovuti a qualche frattura.
Un dramma comunque da esplorare e da affrontare, già a partire dall’attuale ricovero all’Ospedale dell’Angelo, nel tentativo di risolverne le premesse che sono l’altro aspetto che spaventa oltre al fatto in sé:
quali possono essere le motivazioni che spingono una ragazzina ad un gesto così estremo a soli 15 anni?
sono una nonna di 80 anni atterrita da quello che è successo, purtroppo ho constatato in questi anni che i ragazzi sono molto fragili e i genitori devono sforzarsi di stare a loro vicino in ogni situazione, anche se costa tanta fatica, bisogna avere tantissima pazienza e non mollare mai, un grande abbraccio a questa ragazzina sperando che i suoi disagi vengano sconfitti