L’accordo sul Parco del Marzenego sembra proprio ritrovarsi ad un punto morto.
Mercoledì scorso, infatti, sindaco ed assessori, hanno ufficialmente cancellato l’accordo d’intesa tra pubblico e privati, con l’approvazione di una delibera che di fatto annulla l’intesa.
In questa maniera la Regione potrà procedere con la creazione di una nuova viabilità, che servirà alla stazione della metropolitana di superficie di via Olimpia che costruirà a sue spese.
L’accordo, nato alla fine degli anni ’90 ma sottoscritto solo nel 2001 con un’intesa arrivata solo nel 2005, prevedeva che le opere viarie e il parco venissero fatti dai privati.
Ma da quella volta in cui Comune, Regione, Società delle autostrade (che ora si chiama Cav), Consorzio di bonifica Dese Sile (che oggi porta il nome di Acque Risorgive) e privati hanno posto tutti assieme alla firma, niente si è più mosso.
Andrea Ferrazzi, assessore all’Urbanistica, ha spiegato come i privati non abbiamo mai sottoscritto la convenzione urbanistica entro la scadenza, nel settembre 2005 e, dopo aver perpetrato il sollecito, ora si è proceduto con la revoca.
La cancellazione dell’accordo permette che non si costruisca a ridosso del Marzenego, e così i 23 ettari rimangono terreno agricolo, salvo per una piccola area nella zona della Cipressina, dove verranno realizzati degli appartamenti.
Intanto, sempre Ferrazzi, assicura che dalla prossima settimana si inizierà a sviluppare il parco, nonostante l’amministrazione attuale non possa realizzarlo per mancanza di fondi.
Redazione
[12/05/2014]
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