Per i pendolari non c’è tregua: viene soppresso il treno della linea Venezia-Trieste e il bus sostitutivo rimane in panne lungo il Ponte della Libertà.
Impossibile non andare su tutte le furie, per una linea che dovrebbe portare i residenti di Portogruaro, San Donà e Quarto a lavoro a Venezia, ma che troppe volte viene cancellato, portando i lavoratori a doversi poi giustificare sul ritardo davanti al proprio responsabile.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è accaduta ieri mattina quando i pendolari hanno scoperto che il treno era stato cancellato. Hanno così atteso il consueto autobus che Trenitalia mette a disposizione. Ma il mezzo, oltre ad aver effettuato quasi mezz’ora di ritardo alla fermata di Quarto, si è guastato sul Ponte della Libertà. Ai passeggeri/lavoratori non è rimasto altro da fare che scavalcare la balaustra e dirigersi a Venezia a piedi, con la pioggia che batteva sulle loro teste.
Ma non è la prima volta che capitano questi disagi. Durante il fine settimana il bus sostitutivo ha forato prima di arrivare a San Donà, lasciando ancora una volta a piedi i pendolari. In più a dicembre entrerà in vigore il nuovo orario che sposterà il treno incriminato avanti di venti minuti, mettendo in difficoltà nuovamente i lavoratori.
«Non ne possiamo più – sbotta Gianni Foffano, portavoce pendolari e consigliere comunale – e non vogliamo pagare l’abbonamento. Altro che riduzione, non ci conviene pagare». Proprio per questo motivo i pendolari hanno deciso di aprire una pagina Facebook e organizzare una manifestazione di protesta prevista per novembre.
Sara Prian
[01/10/2013]
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