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Lidia, morta nel sottopassaggio della stazione, aveva un appuntamento con l’assassino

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Un uomo percorre il sottopassaggio della stazione ferroviaria di Mozzate, affianca la donna che lo sta attendendo e senza darle nemmeno il tempo di parlare le sferra due coltellate.

L’assassino avrebbe le ore contate anche se ha avuto lo scrupolo di ripararsi parzialmente con un ombrello.Ma la videocamera di sicurezza ha ripreso comunque particolari importanti, ogni istante dell’omicidio della donna di 35 anni accoltellata a morte sabato sera nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Mozzate, e il ritrovamento di quelle immagini fa sperare con ragionevole ottimismo nella cattura dell’omicida.

Lidia Nusdorfi l’altra sera stava aspettando un uomo, che si è presentato all’appuntamento armato di un coltello e di una premeditata voglia di uccidere. E questa è la seconda novità nelle indagini: oltre alla videocamera che ha memorizzato la sequenza del delitto, anche il telefonino della donna avrebbe offerto particolari importanti ai carabinieri di Como e di Cantù per orientarsi nelle indagini.

La sfera in cui si indaga è è quella delle relazioni sentimentale di Lidia. Alle 19.11 di due giorni fa un convoglio di Trenord è arrivato a Mozzate proveniente da Milano; Lidia non viaggiava là sopra ma proprio in quegli stessi minuti è arrivata in stazione in auto (la vettura sarebbe stata trovata parcheggiata nelle vicinanze). Sul treno c’era molto probabilmente l’uomo che lei doveva incontrare. Il resto è quanto raccontato dalla videocamera del sottopassaggio, un incontro durato pochi istanti e che per l’aggressore era già scritto dovesse concludersi nel sangue.

Redazione

[03/03/2014]

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