IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

venerdì 26 Aprile 2024
7.2 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGELibri, recensioni e nuove usciteLe Spade Dell'Imperatore e il vivido Rinascimento del fantasy
Questa notizia si trova quiLibri, recensioni e nuove usciteLe Spade Dell'Imperatore e il vivido Rinascimento del fantasy

Le Spade Dell’Imperatore e il vivido Rinascimento del fantasy

pubblicità

Le spade dell'imperatore

Gli ultimi anni grazie a George R.R. Martin e alla riscoperta di Tolkien, il fantasy epico sembra vivere un nuovo florido rinascimento. Ne è un esempio il romanzo di esordio di Brian Staveley, Le spade dell’imperatore (edito Gargoyle, traduzione di Stefania Minacapelli), che ripercorre le strutture e i topos de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Siamo infatti, davanti ad una battaglia per un trono, non di spade questa volta ma Incompiuto, dove troviamo Kaden, legittimo erede che ha vissuto otto anni della sua vita da eremita tra le montagne tra le quali ha potuto imparare, grazie ai monaci, un enigmatico sapere derivante dall’adorazione del Dio Assoluto e che lo porterà a manovrare un potere antico. Contemporaneamente sulle Isole Qirin, Valyn impara l’arte degli antichi guerrieri che combattono a cavallo di giganti rapaci. Infine Adare, divenuta ministro, deve dimostrare al proprio popolo il suo valore, mentre, nella sua mente, iniziano a farsi strada pensieri di vendetta per la morte del padre. Kaden, Valyn e Adare sono i tre figli dell’Imperatore Sanlitun e, alla sua morte, dovranno combattere per conquistarsi il ruolo nel mondo che gli spetta, sotto l’egida di antiche divinità.

Rispetto a Martin, Staveley costruisce il suo libro in maniera molto più scorrevole e meno pesante, costruendo pian piano i suoi personaggi senza però impatanarsi in discorsi che finirebbero solo per appesantire la narrazione. Mettendo da parte, dunque, tutte le scene “formative” che permettono al lettore di conoscere i protagonisti, la caratteristica principale de Le Spade dell’Imperatore è quella di essere un romanzo sorprendentemente emozionante con personaggi interessanti, che aiutano il lettore a sentirsi completamente coinvolto e a non perdere il filo del discorso in digressioni inutili. Purtroppo, però, chi meriterebbe più attenzione, cioè Adare, risulta avere meno spazio in questo primo capitolo della trilogia.

Ed infatti un problema di questa opera, è quello di non distribuire equamente le attenzioni tra i suoi personaggi, finendo, a volte, per non mostrare al lettore la scena, ma raccontare quello che uno o piuttosto un altro ha fatto, bloccando, in questi punti, l’immaginazione. Qui sta la debolezza più grande , che porta ai lettori onnivori e accaniti a scoprire alcuni plot holes che un lettore comune, probabilmente, non noterà.

C’è da dire, però, che Staveley sembra avere perfettamente sotto controllo l’intera storia e, quasi come uno stratega del fantasy, sa benissimo cosa offrire al suo target di lettori, indulgendo solo dove è necessario al fine di farci immergere ancora di più nelle sue oltre 600 pagine e portandoci ad analizzare alcuni aspetti piuttosto che altri.

Le Spade dell’Imperatore immerge in un mondo nuovo, costruito dalle fondamenta, offrendo situazioni ed eventi anche originali per il canone, regalandoci una struttura narrativa che sarà sicuramente apprezzata dagli amanti del genere.

Sara Prian

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img