Inter, mezza impresa. Prende il primo gol ma lo recupera. Passa in vantaggio ma subisce il 2-2. Handanovic para pure un rigore.
L’Inter con il Verona poteva vincere, ma poteva pure perdere e d’altronde di questi tempi questo è.
Poi il battibecco Icardi – Mazzarri alla sostituzione dell’attaccante e San Siro che fischia.
«Abbiamo preso subito gol, una mazzata — spiega Mazzarri —, ma abbiamo creato occasioni, siamo stati sfortunati ma siamo riusciti a ribaltare il risultato. Potevamo fare il 3-1 con Vidic, poi è arrivata l’espulsione di Medel, e il secondo giallo l’arbitro poteva anche risparmiarselo, e tutto si è complicato. Abbiamo sofferto, ma in 11 contro 11 abbiamo avuto una netta supremazia territoriale. Poi… vabbe’, siamo in emergenza, si è anche messo a piovere… è un periodo difficile».
Mazzarri sostituisce Icardi, autore di una doppietta, ad una manciata di secondi dalla fine (sostituzione fischiata dal pubblico) e l’attaccante durante il cambio non le ha mandate a dire al mister.
«Nessun battibecco al momento della sostituzione con l’allenatore. Gli ho solo detto che sono sempre rientrato in difesa, come chiedeva lui. Peccato per il gol nel finale, ma non capisco proprio i fischi dei nostri tifosi che ci fanno male, oltre a darci fastidio» dichiara Icardi.
«Ma no, Mauro aveva capito che volessi rimproverarlo, ma non era così e glielo ho spiegato» ha chiarito Mazzarri.
L’Inter è sempre sotto pressione, comunque, sia per i risultati, sia per il pubblico che non perdona più nulla.
I nerazzurri dopo il Parma riescono a far resuscitare anche il Verona, che porta via un punto da Milano dopo sette k.o consecutivi.
I nerazzurri hanno saputo rimontare lo svantaggio iniziale di Toni, ma avanti di un gol (doppietta di Icardi) e con un uomo in meno dal 5’ della ripresa (espulso Medel), hanno incassato il 2-2 (Nico Lopez) a cinque minuti dalla fine.
Davanti a Thohir in tribuna, si è rivista la solita Inter, forse con un po’ più di sprint, ma comunque statica, accompagnata dall’assenza di movimenti senza palla, con una manovra mai fluida e sempre con un sacco di tocchi per fare pochi metri.
Lo speaker di San Siro continua a camuffare il nome di Walter Mazzarri alla lettura delle formazioni per evitare contestazioni e il tecnico ha evitato di mettere piede in campo durante il riscaldamento della squadra (al suo posto in campo il dg Fassone e il ds Ausilio).
Da registrare uno striscione sul secondo anello, proprio di fronte alla panchina interista, con un eloquente «Mazzarri vattene».
E alla fine i fischi di San Siro perchè la gente ha visto sfumare l’occasione di portare a casa tre punti pesantissimi prima del derby, nonostante due gol segnati e nonostante un rigore parato da Handanovic.
Roberto Dal Maschio
10/11/2014