Il Venezia si arrende al Cagliari: fine del sogno di Serie A

Il Venezia si arrende al Cagliari. E’ stato un bel sogno, maturato durante una stagione “strana” in cui molti si erano passivamente arresi all’accettazione dell’idea della retrocessione, salvo poi entusiasmarsi nella cavalcata finale che ha sfiorato la promozione. Il Venezia è arrivato così al preliminare dei playoff e l’Unipol Domus è diventato il luogo in cui il sogno del Venezia di raggiungere la Serie A si è fermato.

La squadra di Vanoli è stata sconfitta per 2-1 dal Cagliari, che ora si qualifica per le semifinali dei playoff, dove affronterà il Parma (l’altra semifinale sarà tra Sudtirol e Bari). La sconfitta è maturata nel primo tempo, quando i sardi, guidati da Lapadula, sono passati in vantaggio due volte nel giro di soli 4 minuti (al 14′ e all’18’), grazie alla doppietta dell’attaccante italoperuviano, autore di 23 reti in questa stagione. Nonostante una vigorosa reazione nella ripresa, il Venezia è rimasto a bocca asciutta. Dopo aver riaperto la partita grazie a Pierini al 7′, la squadra di Vanoli ha spinto molto, creando diverse opportunità per pareggiare, ma senza riuscire a trovare il gol che avrebbe portato la partita ai tempi supplementari.

Nonostante l’amarezza per questa sconfitta, il Venezia può comunque chiudere la stagione a testa alta. È stata una stagione molto tribolata, iniziata con numerose difficoltà legate alla retrocessione e agli errori societari commessi durante l’estate. Tuttavia, la squadra è riuscita a risollevarsi grazie a un finale di campionato strepitoso.

Basti pensare che alla 13ª giornata, il Venezia si trovava al penultimo posto con soli 9 punti, ma l’arrivo di Paolo Vanoli sulla panchina lagunare ha segnato l’inizio di una sorprendente risalita. Merito anche del nuovo direttore sportivo Filippo Antonelli, giunto dal Monza all’inizio di dicembre, che ha rivoluzionato la squadra nel mercato di gennaio. Con la squadra ultima in classifica dopo la sconfitta interna contro il Sudtirol il 31 gennaio, molti dei giocatori chiave della passata stagione, ormai giunti al termine del loro ciclo, sono stati sostituiti da giovani giocatori italiani, altamente motivati, che hanno dato una svolta alla squadra.

Gran parte del merito va comunque al tecnico Vanoli, che con pazienza e un finale di campionato in crescendo travolgente (20 punti nelle ultime 10 partite), ha portato il Venezia a garantirsi la salvezza matematica a due turni dalla fine, per poi chiudere addirittura all’ottavo posto, l’ultimo utile per qualificarsi ai playoff. È stato un risultato che molti non avrebbero immaginato all’inizio della stagione. La magnifica scoperta, alla fine, è stato il vicecapocannoniere Pohjanpalo, elemento chiave per il successo della squadra. Con i suoi 19 gol, ha dimostrato di essere un attaccante prolifico e ha contribuito in modo significativo alla risalita del Venezia in classifica.

Ora, nonostante l’amarezza per l’eliminazione nei playoff, il club può riflettere con calma su una stagione che ha visto una grande trasformazione. La squadra è stata in grado di superare le avversità, di lavorare duramente e di ottenere risultati che molti non avrebbero previsto. Questo dovrebbe essere motivo di orgoglio per i giocatori, lo staff tecnico e i tifosi. Guardando al futuro, il Venezia può trarre fiducia da questa esperienza e continuare a costruire sulla solida base creata durante questa stagione. È evidente che la squadra ha la capacità di competere e di aspirare a obiettivi ambiziosi. Sarà importante capitalizzare su questo momento di crescita e di fiducia, assicurandosi di mantenere l’unità e la determinazione che hanno contraddistinto il finale di campionato.