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“Con la guerra, città congestionata da 100mila arrivi (tutti controllati green pass?), plateatici invadenti: il senso di fare festa?”. Lettere

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Certo la vita (per noi) va avanti, ma proprio non capisco come si possa festeggiare così un Carnevale – e non solo per e con i bambini – con una guerra che sta provocando devastazioni, pesanti conseguenze e vittime anche civili, bimbi compresi. In particolare, i nostri rappresentanti istituzionali dovrebbero riflettere.
E non solo per questa mancanza di solidarietà e di empatia, ma anche nei confronti della città, ancora una volta assediata (più di 100 mila presenze, il doppio dei suoi residui abitanti), con plateatici invadenti, con mezzi pubblici presi d’assalto e con tutto il resto che sappiamo.

Comprensibile che certe attività debbano riprendersi economicamente, ma non così, senza peraltro alcuno di quei provvedimenti annunciati dal Comune.
E il Covid-19, che non è ancora scomparso e che – come sappiamo – contagia anche i vaccinati? E i green pass potranno essere tutti controllati? A proposito anche di discriminazioni e contraddizioni di certe normative.

Cristina Romieri
Venezia, Lido

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33 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Ma come ? voi volete la tessera verde per tutti, e vi definite democratici, il governo Meloni vuole regolare i raduni abusivi di 5000 tossici dipendenti e sono fascisti ? ma andate a *agare. Un Caloroso abbraccio e state sereni, tanto muoiono solo i vaccinati.

  2. Avete ragioni ci sarebbero stati tantissimi motivi per non festeggiare il carnevale. Per favore qualcuno potrebbe tradurmi cos’ha scritto il Signor Benito? Penso volesse rispondermi ma non ho capito nulla delle sue parole… Grazie mille

  3. Io sono Stefania e abito a Rovigo..il carnevale va giustamente festeggiato ma non con un popolo di ‘barbari’ che invade strade e piazze come si è visto! Penso che la guerra ci sia eccome e non sarà finita qui ma tantissime persone che hanno avuto la possibilità di spendere qualche soldino in questi giorni dovrebbero avere anche un pensiero di solidarietà anche a livello economico per aiutare chi è in difficoltà..ma poi come succede spesso tutti bravi a parlare ma ognuno guarda il suo orto..

  4. Oggi portavo il mio vecchietto a fare una passeggiata, mentre io facevo la spesa, dovendo stare attenta come cammina con il suo bastone, specie sui ponti, ero con la borsa della spesa pesante e lui faceva il ponte, cercando di poter passare.
    Tanta gente, un caos, ero ferma perché non riuscivo a camminare. Il ponte era invaso. Stando attenta che il mio vecchietto non inciampasse, una cristiana ( mi dispiace dirlo: dell’ est) mi urla spostati, fammi passare…
    Certo è che noi a Venezia in certi periodi siamo veramente messi alla prova ..
    mi domando: noi più avanti negli anni a Venezia che fine faremo?
    Verremo buttati in acqua dai turisti? Perché non c’è più rispetto, non c’è più amore ..
    la guerra nei luoghi dove sono guerrafondai da millenni? Sinceramente non me ne frega nulla, perché la guerra noi la viviamo cmq… grazie.

  5. Ero ieri a Venezia da venerdi con tutta la famiglia venuti appositamente da Roma con soggiorno in hotel di qualita ,due cene al ristorante ( di cui uno piuttosto caro ,veneziani entrambi ) taxi carissimi e vaporetti ( ahime lo sciopero del 25 ) abbiamo preso caffe ‘ cappuccini frittelle e quanto
    altro insomma abbiamo fatto lavorare gli italiani e sono contenta di cio’ .
    Si dice sempre ” facciamo lavorare i ns connazionali” beh io l ho fatto e nn mi sono sentita ne’ un invasore di Venezia ,ne’ una vandala perche rispettiamo molto la citta e chi ci vive ….insomma ci lamentiamo sempre che le cose non vanno e se arrivano tanti turisti ( ovvio anche mordi e fuggi purtroppo..) ma insomma se non vengono vi lamentate ,se vengono vi lamentate !!! Ma che volete allora ? Magari ci fossero Roma tanti turisti !!!!
    Saluti cari a tutti

  6. Ero a Venezia domenica 20 e sono andato allo stadio a vedere Venezia Genova, la percentuale era superiore al 95% . Se non avevi la ffp2 e green pass non entravi e poi c’erano almeno il 30% che dentro non indossavano la mascherina. Agli Stuart non gli fregava niente.
    In giro per Venezia nessuno chiedeva green pass se non per entrare in qualche ambiente (mostre,teatri,eccet).
    All’amministrazione e Company non gli frega molto del COVID, l’importante è fare cassa.

    • Ma a che serve il green pass se tanto si ammalano anche i vaccinati? Piuttosto sarebbe stato più logico sospendere il carnevale, mantenere l’obbligo di mascherina all’aperto in caso di assembramenti e limitare l’accesso ai luoghi chiusi (e allo stadio)

    • Un altro che si aggiunge alla lista di quelli che anziché provare a ragionare pur rimanendo sulle proprie idee, se la cava con uno sbrigativo chiuditi in casa o ste’a casa vostra fe’de manco vegnere, bel modo di confrontarsi, complimenti.

  7. Noto da parte di alcuni una certa ipocrisia,non trasmettendo programmi di intrattenimento in RAI,non festeggiando il Carnevale,non ridere o divertirsi e censurare tutto come ai tempi dell’Inquisizione,quelli del Nome della Rosa,potrebbero fermare Putin o lo fermeranno le fiaccolata di pace? Lasciate vivere chi vuole,se guardate le statistiche delle presenze a Venezia ci sono pure ucraini e russi,oltre rappresentanti diceva una pagina con i numeri di 157 paesi diversi.ad ognuno il suo i militari facciano il loro,i civili politicizzati scendano dsl piedistallo e facciano il loro. Gli svizzeri pur essendo neutrali hanno una popolazione pronta ad ogni attacco.Noi la guerra la fermeremo con le fiaccolate o non ridendo ,siete fuori e ipocriti.Lasciate a chi vuole la sua liberta’ di espressione e non fate solo politica e finta che vi importi qualcosa degli altri. Della guerra non frega niente a nessuno e per ora e’ molto lontana,quando sara’ vicina conteremo i nostri soldati non professionisti o ripudiando la guerra ci faremo sconfiggere e invadere senza dire ciò? SI esiste molta differenza tra essere e apparire.

  8. Soldi,soldi e soldi. Ormai interessano solo quelli. Le persone contano poco e ognuno pensa x sé!!!!!!! Mercoledì in piazza s.marco ci sarà la manifestazione contro la guerra, voglio proprio vedere quanta gente ci sarà. Mentre domani martedì grasso non si potrà nemmeno camminare dalla folla. È terribile questa cosa, ieri Brugnaro e la Venier sorridenti a divertirsi, bastava fare un minuto di silenzio.
    La Venier è brava a spingere a domenica In poi però quando c’è davvero da lacrimare se la gode. Tutti uguali, finti … Poveri noi!!!!!

    • Bravo noi siamo i cogl*oni di turno, mettiamo i soldi ma queste persone una volta sono filo russe e quando le fa comodo sono europeisti.
      Mi dispiace x i bambini ma gli uomini che fuggono dal proprio paese x non fare la guerra non hanno gli attributi

  9. A me dispiace disilludervi, ma la guerra, terribile, scoppiata in Ucraina non è l’unico motivo al mondo per non festeggiare. Mi spiego: riflettori puntati sull’Ucraina solo perché è vicina? Qual’è la discriminante per fa si che ci sentiamo più coinvolti da una guerra? la distanza in chilometri da un conflitto? Il rischio di rimanere senza gas? La strizza che Putin sganci l’atomica? Quindi se si ammazzano dall’altra parte del mondo, in un paese che non ci coinvolge economicamente il Carnevale si può fare a cuor leggero??? Mentre se esplodono bombe alle porte dell’ Europa bisogna fermarsi e piangere? No spiegatemi, perché a me sembrate leggermente ipocriti…..

    • Tutto vero quello che dici, di conflitti ne scoppiano in ogni parte del mondo tutto il tempo e se dovessimo considerare ogni singolo conflitto, non dovremmo festeggiare il Carnevale, né null’altro.
      È anche vero che (ne ebbi esperienza in quanto all’epoca vivevo in Centro Storico:
      1) Nel 1991, all’epoca della prima guerra del Golfo, il Carnevale fu sotto tono proprio “per rispetto” a quanto stava accadendo (quindi un “precedente”, volendo, ci sarebbe);
      2) Viceversa, negli anni 1992/1995 c’era una guerra in piena Europa e molto più vicina a noi di quella in corso adesso (assedio di Sarajevo), però il Carnevale non fu né interrotto né “smorzato”;
      3) Quello che lei banalizza come “strizza che Putin sganci l’atomica” è un problema non da poco che, da solo, metterebbe a rischio le sorti del Pianeta e caratterizza e distingue questo conflitto da altri, magari anche più gravi, cui non viene dato lo stesso risalto.
      In conclusione vista le potenziali conseguenze di questo conflitto e vista la sua “valenza simbolica”, in quanto potrebbe preludere a un conflitto mondiale, un’interruzione del Carnevale sarebbe più che giustificata senza sconfinare per questo nell’ipocrisia.
      Suonerebbe come un segnale contro tutte le guerre e non solo questa, da cui trarrebbe spunto.

  10. Il problema è sempre quello: ci sono le persone cui interessa Venezia, altre cui interessano i soldi.
    C’è chi dice, giustamente, dobbiamo lavorare, e chi, altrettanto giustamente, dobbiamo vivere e non sopravvivere.
    Le attività a Venezia si debbono riprendere, è vero ma non parlatemi di bar e ristoranti che negli ultimi tempi, con le scoppio selvaggio e criminale dei plateatici voluto dalla giunta e da un assessore hanno lavorato il doppio del periodo pre Covid e reso la città, in moltissimi punti, letteralmente invivibile, continuando, però, a pianser El morto per … el vivo.

    È vero che continuano a soffrire gli alberghi, i b&b sono immorali e non me ne frega nulla, e specialmente i negozi, vere vittime economiche di questa pandemia (1 su 3 ha chiuso e gli altri arrancano, e sono aumentati quelli di paccottiglia che riempiono i buchi rimasti) .
    I tassisti hanno ripreso alla grande, i gondolieri non muoiono di fame, anche se non si arricchiscono come qualche anno fa.
    Credo che siano le logiche conseguenze per una città governata (?) da un sindaco che da qualsiasi parte delle città probabilmente chiederebbe chiedere aiuto alla gente per tornare a Cà Farsetti perché non sa dove è.
    Oppure da un assessore, che con le sue delibere e interviste ha stupito il mondo regalandoci plateatico selvaggio, interviste surreali ( un es? “Da oggi saremo inflessibili sui plateatici!”, “I banchetti di piazza San Marco sforano di continuo le misure di 1m.x 1m. (e uno si aspetta che aumenteranno i controlli), invece “Da oggi saranno aumentate le misure a 1m.x2 così non sforeranno più”.

  11. Ma con un sindaco che mentre tirano bombe e missili va alla festa di Carnevale con i ””vip””’, (e meno male che stavolta ha lasciato a casa il costume di Batman), come potrebbe esserci decoro e dignità a Venezia?

    • A me dispiace disilludervi, ma la guerra, terribile ggiungo io, scoppiata in Ucraina non è l’unico motivo al mondo per non festeggiare. Mi spiego: riflettori puntati sull’Ucraina solo perché è vicina? Qual’è la discriminante per fa si che ci sentiamo più coinvolti da una guerra? la distanza in chilometri da un conflitto? Il rischio di rimanere senza gas? La strizza che Putignano sganci l’atomica? Quindi se si ammazzano dall’altra parte del mondo, in un paese che non ci coinvolge economicamente il Carnevale si può fare a cuor leggero??? Mentre se esplodono bombe alle porte dell’ Europa bisogna fermarsi e piangere? No spiegatemi, perché a me sembrate leggermente ipocriti…..

  12. Non c’è proprio nessuna ragione per fare festa. Non c’è in un momento storico come questo. Ma a dire il vero non c’è nessuna ragione a prescindere: perché i 130 mila turisti di ieri sono troppoi per una città di 50 mila abitanti, la cui fragilità è proporzionale alla sua bellezza, e non può essere paragonata alle altre mete del turismo di massa. Se qualcuno pensa che oggi gli abitanti di Venezia siano più ricchi grazie ai 130 mila turisti di ieri non sa quel che dice. Perché a fronte di pochi, e non sempre veneziani, proprietari di bar, ristoranti e hotel, che hanno ricevuto introiti da pochi di quei 130 mila, la maggioranza degli abitanti vive d’altro e della presenza di tanti turisti si accorge dalla tassa sui rifiuti (che in parte dipende dalla quantità di rifiuti raccolta), dalla scomparsa dei negozi destinati ai residenti e sostituiti da esercizi commerciali ( anche questi raramente di proprietà di residenti)destinati ai turisti, e, soprattutto, dall’impossibilità di vivere serenamente la propria quotidianità. A chi piacerebbe vedere a casa propria una simile invasione? Gli ingressi andrebbero contingentati, ma non dall’anno prossimo, da molto tempo fa. E non scandalizzi l’idea del ticket da pagare: quando siamo all’estero paghiamo senza fiatare per vedere cose che non hanno un millesimo della bellezza del nostro patrimonio artistico. Durante una vacanza in Norvegia ho pagato 12 euro per visitare un museo di ” design industriale” , che esponeva, fra l’altro, il tavolino Lack, quello che l’ ikea vende a 7 euro…e c’è chi si scandalizza all’idea di pagare l’ingresso a Venezia??? O che si lamenta per i prezzi del Florian? C’è una bellissima torrefazione a Cannaregio dove c’è ampia scelta di caffè a 1,10 la tazzina. Ognuno scelga secondo le proprie possibilità e i propri interessi, ma rispetti il luogo che va a visitare, o se ne stia a casa. Io non ho pensato che i norvegesi fossero dei ” truffatori” – insulto che ho letto ripetutamente qui a proposito di noi veneziani – per i loro 12 euro di biglietto. Ho pensato che con intelligenza sapevano valorizzare quello che possedevano.
    L’intelligenza che è mancata e manca decisamente alla nostra amministrazione.

    • Beh dai… 12€ per un museo (dove lo stipendio medio è il quadruplo del nostro) è un conto (i musei di Venezia ne di tutta italia sono gratis…), pagare solo per entrare in una città è un po’ folle, nessuno paga solo per entrare a Viareggio.

      Detto ciò…. io ci sono andato (per lavoro: la nebula) e, da signor nessuno (non presentato come azienda) non ho pagato nessun ticket… forse era infrasettimanale o forse non era ancora iniziato il carnevale, non lo so.

  13. E la classica dimostrazione di quanto gliene frega all’amministrazione. il COVID è sparito, i turisti mordi e fuggi sono tornati, ma non erano un fastidio… E della guerra non frega un ca*zo a nessuno

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