Giovane africano si aggira per il centro storico di Jesi, minacciando i passanti con due machete. La gente, ricordando il caso Kabobo (nella foto un’immagine dell’epoca), terrorizzata telefona alle forze dell’ordine e finalmente, verso le 20 di ieri sera, viene arrestato da carabinieri e polizia dopo più di un’ora di angoscia.
La cattura non è stata per nulla agevole. L’uomo, vista la mal parata si era rifugiato in una chiesa, ma poi si sarebbe allontanato ancora, facendo di nuovo perdere le proprie tracce, finché non è stato raggiunto e bloccato dalle forze di polizia.
Il comandante dei carabinieri di Jesi, capitano Mauro Epifani, è rimasto lievemente ferito al fianco sinistro nel tentativo di disarmare il giovane nero che per oltre un’ora ha terrorizzato i passanti a Jesi, brandendo in mano i due machete.
Il militare aveva cercato di avvicinare l’uomo, già circondato dalle forze di polizia nel portico di una chiesa, portando con sé la madre del giovane per tentare di convincerlo ad essere più ragionevole. Il comandante è invece stato raggiunto da un colpo di machete che fortunatamente l’ha ferito solo di striscio.
Nota di colore: mentre per la strada regnava il terrore alcuni non trovavano di meglio da fare che fare ‘selfie’.
ma in che mondo viviamo??
….e la Kyenge cosa dice?