Francesca Zaccariotto dalla data del suo insediamento come presidente della Provincia di Venezia è attenta e impegnata nelle vicende veneziane, è intervenuta sul degrado, sui conti del Comune, ultimamente ha detto «No alla svendita del Casinò» e ora sono in molti a ritenere che il suo nome a Cà Farsetti farebbe bene a Venezia.
Per il momento è solo una sensazione che corre attraverso i social network e forse si tratta di un gradimento che si imporrà sulle logiche del palazzo della politica.
«Cari. Quando si è proposti si è sempre lusingati, tanto più se il mio nome viene fatto non dalla politica ma dalla gente normale e in una città come Venezia dove non è facile entrare. E’ una cosa che mi compensa degli sforzi fatti in questi cinque anni. Detto questo, pensare ad una candidatura è diverso: mi piacerebbe pensare ad un centrodestra che fa le primarie e lì uno può anche misurarsi» dichiara il presidente della Provincia.
«Venezia ha bisogno di un sindaco che se ne occupi a tempo pieno — conclude —. Un sindaco che vada a Marghera, Favaro e Mestre invece di viaggiare per il mondo e che si ponga come faro di un’area metropolitana. Dopo trent’anni di governo, il centrosinistra deve chiedersi dove ha sbagliato e come mai ci sono così tanti problemi: gli accattoni, la sicurezza, il commercio, l’integrazione Mestre-Venezia, il Casinò, il bilancio, le grandi navi» conclude Zaccariotto.
D’altra parte, non lo dice per eleganza, ma i risultati ottenuti alla Provincia, in termini di tagli, riorganizzazioni, produttività, sono sotto gli occhi di tutti.
Paolo Pradolin
[03/06/2014]
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Francesca Zaccariotto mi piace. Ha fatto i fatti, non le chiacchere.