E’ cominciato tutto con l’arrivo in pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano Calabro. Una donna di 37 anni, Stefania Russo, al settimo mese di gravidanza, si era recata in ospedale con un aborto già in fase avanzato, raccontando al medico di turno, S.G., che un incidente stradale aveva provocato la morte del feto.
La Procura di Castrovillari, dopo due anni di indagini, ha emesso una richiesta di provvedimento di arresto per Stefania Russo, convalidato dal giudice dell’udienza preliminare. L’accusa è d’infanticidio e truffa aggravata. La donna è stata posta ai domiciliari.
I magistrati, con l’ausilio delle indagini e dei referti, ritengono che la morte del feto sia sopraggiunta per aborto procurato. La donna avrebbe quindi inscenato un falso incidente stradale, procurandosi un aborto volontario con lo scopo di sopprimere il feto e far passare quella morte come causa dell’incidente stradale al fine di frodare l’assicurazione.
Sotto indagine è finito anche il dottor S.G., 54 anni, che aveva soccorso la donna. Secondo l’accusa avrebbe fatto finta di soccorrere la donna e il feto. Per lui l’accusa è di concorso in infanticidio e truffa aggravata.
Mario Nascimbeni
[23/01/2015]
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