Sono già una decina solo a Padova i cittadini che si sono presentati dai carabinieri per presentare formale denuncia contro la classe politica, individuata come colpevole del reato 580 del codice penale: istigazione al suicidio.
L’iniziativa è partita il 15 gennaio scorso con un gruppo Facebook un pò in sordina, ma in tutto il Veneto è cresciuta in maniera esponenziale. Le adesioni sono ora qualche centinaio, e sono già 15mila le denunce presentate in tutta Italia alle varie stazioni dei carabinieri.
Antonio Grazia Romano, avvocato penalista di Potenza che ha innescato la protesta, assieme ad un pool di avvocati tra cui Carlo Taormina, ha quantificato attraverso il codice penale il malessere, la sfiducia, quindi il presunto danno subito da tante persone, ed ha messo a disposizione una denuncia – querela scaricabile da Facebook, accessibile a tutti, soppesata in ogni minimo dettaglio con richiamo alla Costituzione, alla Convenzione europea per i diritti dell’uomo e al codice penale.
Siccome la responsabilità penale è personale e non «del Governo» o «del Parlamento» un’eventuale indagine deve trovare i responsabili, le persone, insomma.
A Padova vive uno dei coordinatori della protesta «Comitato 580 cp». Si chiama Aladino Lorin, è un piccolo imprenditore artigiano nel settore dell’edilizia che vive a Conselve. «Ho presentato la mia denuncia subito e come me tanti miei colleghi. Inutile parlare o protestare, qualcuno ha delle responsabilità concrete se tanti amici sono morti, ci sono dei colpevoli, basta trovarli – spiega – andremo avanti comunque e siamo pronti a rivolgerci all’Europa se in Italia le denunce verranno ignorate».
La corsa alla querela è iniziata. Chi volesse informazioni le trova nelle pagine Facebook di Lorin e Romano, o può chiedere informazioni alla mail: comitato580cp @gmail.com.
Redazione
[28/01/2014]
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