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Bollette a costo zero perché la perturbazione fa girare più forte l’eolico

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Bollette a costo zero. Un sogno? Forse un’utopia ma ci si arriva molto vicini oggi in Spagna dove Nelson, la forte perturbazione che ha imperversato nell’ultima settimana sulla Penisola iberica, ha prodotto anche un effetto positivo: i venti e le piogge hanno anche fatto impennare la produzione di elettricità da fonti eoliche e idrauliche.
L’eccesso di disponibilità ha così avuto una ripercussione diretta sui prezzi di mercato all’ingrosso dell’energia.

Incredibilmente, i valori sono scesi a più riprese, negli ultimi giorni, fino a toccare lo zero in alcune fasce orarie, secondo l’Operatore del mercato iberico dell’energia (Omie).

Per molti consumatori questo aumento di energia rinnovabile andrà a contribuire a ridurre sensibilmente il conto da pagare rispetto a quelli di qualche mese fa, anche se non sia arriverà mai a ‘bollette a costo zero’.

Tra le 13 e le 16 di questo lunedì, il prezzo dell’elettricità per megawatt/ora (Mwh) in Spagna è addirittura sceso in campo negativo, toccando il valore di -0,01 euro. Una situazione verificatasi per la prima volta nella storia, secondo media specializzati.

Per oggi, l’Omie ha fissato prezzi che toccheranno di nuovo quota zero per alcune ore nel pomeriggio. E se si guarda i valori mesi di marzo, il costo medio per Mwh è stato di 20,27 euro, ovvero ai minimi dalla primavera del 2020, riporta l’agenzia Efe.

Le conseguenze per gli utenti sono variabili: nel caso dei circa 8,5 milioni di consumatori con tariffa tutelata l’importo sulle prossime bollette potrebbe cambiare, mentre per chi ha contratti stipulati nel mercato libero è improbabile una ripercussione diretta.

In ogni caso, va tenuto in conto che la normativa attuale prevede che l’Iva passi dal 10% al 21% quando il prezzo generale scende sotto i 45 euro al Mwh. Questo scatto è partito a febbraio 2024, anche se per ora senza provocare grossi scossoni sul fronte bollette: stando a Ocu, una delle principali associazioni di consumatori, l’importo medio per chi ha la tariffa tutelata è stata di 56,81 euro a febbraio e di 52,46 euro a marzo, valori ben distanti da quelli superiori ai 100 euro toccati per buona parte del 2022.

Secondo la vicepremier e ministra della Transizione Ecologica Teresa Ribera, il fatto che l’elettricità possa scendere a valori prossimi allo zero “è una cosa buona per i consumatori”, anche se comportamenti del genere sul mercato “possono ostacolare, se si riproducono troppo spesso”, gli investimenti in quanto a rinnovabili. Meglio sarebbe, invece, “riuscire a creare un sistema che dia stabilità ai prezzi”.

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