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Alga tossica provoca faringiti e febbre, danni anche respirando nelle vicinanze

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Alga tossica provoca faringiti e febbre: l’incredibile notizia arriva dall’Arpa ed è presa sul serio, tanto che si sta valutando se chiudere la balneazione nell’area interessata. Ostreopsis ovata è il suo nome, ed è un’alga tossica che provoca conseguenze, “non gravi, anche sull’uomo, come faringiti e febbre”. Per essere contaminati non serve immergersi in un mare in cui è presente, ma basta anche inalare le tossine che produce e che si diffondono nell’aerosol.
E’ stata individuata in una piccola baia del golfo di Trieste, in località Canovella a Duino Aurisina.
Un secondo campionamento dell’Arpa, come ha spiegato la Regione Friuli Venezia Giulia, determinerà se la balneazione potrà ancora essere consentita nell’area o se quest’ultima invece verrà interdetta.

La prima volta che l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale rilevò nel golfo di Trieste la fioritura dell’Ostreopsis ovata era il 2009. “Non era un’alga indigena, presumibilmente proveniva da fuori”, spiega Marina Cabrini, biologa marina associata all’Ogs. Fu trovata sempre in località Canovella, perché questa specie “predilige litorali rocciosi e baie chiuse”. “Nel 2009 la trovammo a fine settembre, quando il mare aveva temperature più basse rispetto alle attuali”. Ma, ci tiene a precisare la biologa, “non si può prevedere con anticipo i suoi tempi di fioritura”: “quello che si può fare è raccogliere lunghe serie di dati nel tempo per monitorare il fenomeno”.

“Si tratta, dunque, di una nuova minaccia, che potrebbe essere arrivata nel golfo tramite l’acqua di zavorra delle navi che giungono in porto”. Ma dire con precisione da dove proviene è complicato, conclude Cabrini, “perché non esiste una biogeografia delle microalghe marine”. (ANSA)

– AGGIORNAMENTO 25/08/2023
Niente stop al momento alla balneazione nella baia di Canovella de’ Zoppoli di Duino Aurisina (Trieste). Il livello di concentrazione dell’alga tossica Ostreopsis ovata, rilevata nei giorni scorsi nelle acque antistanti la spiaggia, “è inferiore al limite previsto per vietare l’accesso al mare”. Lo rende noto l’assessore regionale all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro. I campioni di Ostreopsis ovata, conferma l’assessore, prelevati ieri dall’Arpa Fvg sono risultati nuovamente positivi, ma “il livello di concentrazione – ribadisce – è inferiore al limite previsto per vietare l’accesso al mare”. “Inoltre – aggiunge – i campioni prelevati nelle aree limitrofe, a nord e a sud rispetto al sito di campionamento scelto ieri, sono risultati sotto i valori di guardia. Per queste ragioni non si rendono necessarie misure cautelative”. (ANSA).

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Un mio pensiero:visti i fatti accaduti negli ultimi tre anni e giustamente la totale e completa sfiducia sorta nei confronti di istituzioni e stampa da parte di molti cittadini, non è che ci stanno riprovando vero!? Adesso pare sia un’alga misteriosa e molto pericolosa.

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