VENEZIA | E' l'ennesimo sfregio a Venezia e ai veneziani, si dice, in virtù di regole e regolette fatte 'ad hoc'. Ma questa volta un gruppo di veneziani residenti si ribella, promette battaglia e porta la questione all'attenzione pubblica: mentre diverse persone appendono alle finestre lenzuola con scritte di dissenso nella zona dove si accaseranno i futuri vicini è pronto il sostegno del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Sebastiano Costalonga che annuncia una mozione in Comune.
La protesta nasce nella zona di San Girolamo dove l’Ater consegna tre appartamenti a extracomunitari che lavorano in esercizi pubblici associati all’Aepe.
«Non ci sono case per veneziani», urlano infuriati i veneziani, «e l’Ater consegna case popolari agli immigrati».
I tre appartamenti in calle delle Conterie a Cannaregio, di cui uno è di 80 mq, gli altri e due rispettivamente di 74 e 64 mq, dopo un accordo firmato con l’Aepe saranno a disposizione di lavorati stranieri occupati nel settore turistico del centro storico.
Alla base delle assegnazioni, che non resteranno probabilmente le uniche, c'è un accordo tra Aepe e Ater. La risposta del presidente dell’Aepe è stata: «Si tratta di appartamenti che erano in disuso da anni», ma nemmeno questa motivazione rasserena veneziani e residenti che magari si vedono saltati improvvisamente nelle loro posizioni di attesa in graduatoria per una casa popolare che magari hanno maturato da anni.
Francesca Chiozzotto
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[20/02/2013]