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Voce del Verbo di oggi: Scioperare. 1a coniugazione, modo infinito. Di Andreina Corso

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manifestazione protesta sciopero contro licenziamenti

Voce del Verbo
Scioperare
Prima coniugazione – Modo infinito

Certo non è molto piacevole constatare che manifestare democraticamente per l’affermazione dei propri e altrui diritti, può provocare reazioni istituzionali violente.
E’ certo che nessuno fra quegli operai in corteo che difendevano il loro posto di lavoro, si sarebbe aspettato manganellate e violenza.
Qualcosa la Storia ci dice, caro verbo Scioperare

Si fanno risalire a fine ‘800 in un’Italia in trasformazione da paese agricolo a paese industriale, le origini del diritto a scioperare..
Fino al quel tempo gli scioperi erano considerati reati (codice penale 1889).
Bisognerà arrivare nel 1904 a Milano, con la Camera del Lavoro che organizza uno sciopero generale di tutte le categorie lavorative.
Si alza una voce all’unisono che raccoglie le istanze di giustizia e finalmente di rappresentazione e rivendicazione dei diritti.
Il movimento sindacale si fa carico di questa esperienza e i lavoratori si sentono un po’ meno soli.
Un po’ più tutelati.

Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e certo ci sono apprezzamenti e critiche per tutti.
Noi compresi.
Ma leggere, vedere e sentire lavoratori affrontati con violenza mentre esprimono un sacrosanto diritto a vivere ed esistere, è davvero troppo.
Meno male che c’è Papa Francesco a difendere chi si trova in una posizione di svantaggio e di difficoltà.
Disorienta la cecità istituzionale che rende invisibili gli esseri umani e che somma sfiducia all’ incapacità di cogliere le domande che la costituzione e la democrazia concedono a qualsiasi cittadino.
Anche ai licenziati, sospesi, mobilitati, disoccupati… e… e…

Andreina Corso

31/10/2014

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Chi teme di perdere il posto di lavoro e sciopera, dovrebbe avere la solidarietà di tutti. E’ un sacrificio in più perdere una giornata di lavoro. Dovrebbero capirlo tutti, soprattutto quelli che il posto ce l’hanno e lo stipendio anche.

  2. Cara Andreina, bene hai fatto a ricordarci un po’ di storia che oggi trova l’ascolto e l’ accoglienza di papa Francesco..però credo sia ancora un po’ poco. Ma noi dove siamo, come votiamo, come riponiamo la nostra fiducia..sulla base delle promesse o dei fatti? Noi cittadini siamo confusi e logorati dai messaggi mediatici, l’immaginario collettivo è rivolto alla speranza, ma la realtà ci porta coi piedi in terra, quei piedi che ci accompagnano alle manifestazioni, quei piedi con i quali altri calpestano i nostri diritti. Io sono fiduciosa nel pensare che le cose potranno cambiare, perchè sono anche le persone come te che ci fanno riflettere e magari riescono a cambiare gli orizzonti.

  3. E’ stata scritta l’ennesima brutta pagina aggravata da una situazione generale che preoccupa tante famiglie.
    Le manganellate sono l’ultima umiliazione per chi difende il suo posto di lavoro. le immagini che ho visto mi hanno fatto orrore e credo di non essere stata l’unica a provarlo.
    Bisognerebbe parlarne e approfondire.

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