Assodato che l’elemento catalizzante più efficace per incrementare l’audience televisivo è ospitare un omosessuale, le scafate menti del Festival hanno pensato bene di invitare il cantante gay Rufus Wainwright.
L’astuta mossa non è servita a nulla. Con uno share del 37,59 %, rispetto ai 49,03 dell’anno scorso, è stato un flop assoluto! In queste ore gli organizzatori del festival stanno interrogandosi sulle cause della debacle.
Molte le ipotesi, le più credibili: bassa qualità delle esecuzioni, inadeguatezza dei conduttori ed eccessiva volgarità della Littizzetto.
Nessuno però, ha preso in considerazione la vera causa della sconfitta Sanremo: il boicottaggio dei cattolici contrari alla presenza del gay Rufus Wainwright.
Nei giorni scorsi infatti, erano apparsi sul web non poche petizioni di protesta che invitano a mandare lettere di protesta alla Rai e a non guardare il Festival.
Detto, fatto! Anche questa volta, il chi sono io per giudicare per un gay, ha si funzionato, ma al contrario!
Gianni Toffali
Verona