Sbarchi migranti: trafficanti calano i prezzi. Tutti i numeri

Negli ultimi giorni, si è assistito a un drammatico aumento degli sbarchi di migranti sulla costa italiana, con oltre 10.000 arrivi registrati tra lunedì e mercoledì. Questo incremento porta il totale degli arrivi nel 2023 all’impressionante numero di 125.928, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando erano stati registrati 66.164 arrivi. I dati attuali hanno già superato ampiamente il totale di 105.131 arrivi dell’intero anno 2022, e sembra probabile che il 2023 stabilirà un nuovo record finale dell’anno.

Secondo le statistiche fornite da Frontex, l’agenzia europea per la gestione delle frontiere, gli attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell’Unione Europea sono aumentati del 18% nei primi 8 mesi del 2023, raggiungendo oltre 232.350 unità. Questo costituisce il numero più alto di attraversamenti registrati nei mesi di gennaio-agosto dal 2016. La rotta del Mediterraneo centrale è stata la più colpita, con un aumento del 96% negli attraversamenti rispetto all’anno precedente, totalizzando 114.562 arrivi.
Frontex ha anche sollevato preoccupazioni in merito alla persistente pressione migratoria sulla rotta del Mediterraneo centrale, attribuendola a una concorrenza tra gruppi criminali che offrono prezzi più bassi per il traffico di migranti in partenza dalla Libia e dalla Tunisia.

Le principali nazionalità tra i migranti che giungono in Italia sono guineani (14.942), ivoriani (14.120) e tunisini (11.402). Altri paesi di origine includono l’Egitto (8.414), il Bangladesh (7.485), il Burkina Faso (6.722) e il Pakistan (6.523). È importante notare che il numero di minori non accompagnati è in aumento, con 11.630 arrivi registrati finora quest’anno, rispetto ai 14.004 dell’intero anno precedente.

Parallelamente all’aumento degli sbarchi, c’è stato un significativo aumento nel numero di migranti ospitati nel sistema di accoglienza italiano, che conta ora 136.632 persone, un incremento di quasi 40.000 rispetto all’anno precedente. La maggior parte di loro è ospitata in centri di accoglienza (99.849), mentre altri 34.761 sono sistemati nel sistema Sai, attivato in collaborazione con i Comuni, e 2.022 si trovano negli hotspot.

La regione italiana con il maggior numero di migranti ospitati è attualmente la Lombardia, con 17.430 persone, seguita dall’Emilia Romagna (12.898), dal Piemonte (12.062) e dal Lazio (11.672).
Rispetto ai minori non accompagnati, ci sono attualmente 21.000 di loro ospitati nei centri dedicati a questa fascia di età. Tra di loro, il 42% sono diciassettenni e l’87% sono maschi. Circa il 25% di questi minori sono egiziani, mentre il 20% sono ucraini. La Sicilia è la regione che ospita il maggior numero di minori non accompagnati, con quasi 5.000 ragazzi, seguita dalla Lombardia (2.700) e dall’Emilia Romagna (1.700).

Infine, va notato che il sistema di trasferimento dei migranti in base al Regolamento di Dublino, che richiede al paese di primo approdo di assumersi la responsabilità del migrante, sta incontrando notevoli difficoltà. Su 4.015 richieste di trasferimento di “dublinanti” inviate dall’Italia agli altri Stati membri dell’Unione Europea nei primi 8 mesi dell’anno, solo 22 trasferimenti sono stati effettivamente completati. Allo stesso modo, su 23.220 richieste di trasferimento inviate dagli altri paesi all’Italia, solo 46 trasferimenti sono stati effettuati nello stesso periodo. Complessivamente, su 8.289 impegni di trasferimento assunti dagli Stati membri dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia dal 10 giugno 2022 al 31 agosto 2023, solamente 1.159 migranti hanno lasciato effettivamente il paese attraverso questo meccanismo di relocation.