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PM10 e nanoparticelle, Bettin: “Situazione grave, polvere sottili sicuro agente cancerogeno”

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Non è più rinviabile un intervento forte, di vasta scala, sulle polveri sottili (PM, comprese le nanoparticelle la cui rischiosa azione è ormai ampiamente documentata e sulle quali stiamo lavorando con Arpav)) che da anni, soprattutto in certe stagioni, formano, insieme ad altre sostanze patogene (come gli idrocarburi policiclici aromatici, I.P.A.), una cappa enorme che grava su tutto il nord e in particolare sulla pianura padana.

Non è più possibile che i pochi comuni, fra i quali quello di Venezia, che affrontano il problema sia con provvedimenti strutturali (nel nostro caso: nuova viabilità, con tram, piste ciclabili, zone pedonali, e realizzazione di cinture verdi, parchi, del Bosco, chiusura inceneritori ecc.) sia con provvedimenti contingenti, stagionali (con specifiche limitazioni del traffico), siano lasciati soli da tutte le istituzioni che hanno poteri e competenze di aree vaste, a cominciare dalle Regioni e dal governo. Non ci accontentiamo del miglioramento della qualità dell’aria di questi ultimi anni, bisogna fare di più.

Abbiamo segnalato ripetutamente in questi anni la gravità della situazione ripetendo che: le polveri sottili sono certamente un agente cancerogeno, che secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha contribuito, nel solo 2010, a 3,2 milioni di morti premature nel mondo, dovute soprattutto a malattie cardiovascolari, e a 223.000 decessi per tumore del polmone.

Occorre agire sulle fonti dell’inquinamento (su scala globale: mobilità 37%, industria ed energia 20%, riscaldamento oltre 30%) ma è possibile solo con interventi appunto di scala ampia. Lo dimostra la situazione degli stessi punti più critici della nostra città, da via Fradeletto a via Beccaria a via Tagliamento (e la zona della Marittima a Venezia, con le emissioni navali). E lo vedremo, fra poco, dai dati della centralina mobile che abbiamo collocato in via Trieste.

Il mix tra traffico locale e vicinanza di arterie di traffico passante sulle quali il Comune non ha alcun potere (Romea, grandi rotatorie, autostrade, tangenziali, oltre, a Venezia, la Marittima) magari combinato ad avverse condizioni meteo crea in certe fasi situazioni di enorme rischio.

Per questo chiediamo formalmente a Provincia, Regione e Governo di farsi promotori, ognuno per i propri ambiti e per le proprie competenze, di tavoli urgenti e operativi per impostare e attivare azioni concrete ed efficaci contro questo comprovato rischio gravissimo (nanoparticelle comprese) che corrono le popolazioni di tutta la pianura padana e delle realtà metropolitane in particolare.

Questa richiesta sta anche al centro delle domeniche ecologiche promosse congiuntamente dai comuni di Venezia, Padova e Treviso, ma è evidente che solo l’intervento di risorse e di poteri che sono nelle disponibilità delle Regioni e dello Stato, attraverso l’azione del Governo, possono dare risultati efficaci.

Gianfranco Bettin
Assessore all’Ambiente
Comune di Venezia

[27/01/2014]

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