Castelfranco Veneto: Cancellato l’Evento con il Rapper Niky Savage al Playa Beach Club a Causa dei Contenuti Sessisti nelle Sue Canzoni. Si tratta dell’appuntamento originariamente previsto con il rapper Niky Savage al Playa Beach Club, ora cancellato, anche se non si placano le discussioni riguardo ai contenuti sessisti, violenti e volgari presenti nelle sue canzoni. In particolare, le liriche dei brani più noti dell’artista, tra cui “Bla”, “Wao” e “Yamamay”, sono state al centro delle polemiche per frasi come “la ch*avo senza baciarla” e “lei mi salta sul ca**o come un canguro”, oltre all’uso di epiteti denigratori nei confronti delle donne, proprio in un momento in cui la cronaca ci consegna alcune delle pagine più brutte sul rispetto delle donne nella nostra società.
L’artista milanese era stato programmato per animare “La Student”, una festa dedicata ai giovani dai 14 ai 18 anni, prevista per l’11 settembre in vista dell’inizio della scuola. Tuttavia, l’evento ha subito uno stop inaspettato. “A fine luglio io e il mio staff avevamo concordato la presenza di Niky Savage come ospite al Playa Beach Club”, ha spiegato il titolare del locale, Christian Simioni, 53 anni. “Ma questa settimana sono arrivate numerose lamentele da diverse parti della comunità. Inizialmente dai genitori della provincia, preoccupati per le liriche delle canzoni che i loro figli stavano iniziando a citare, poi dal parroco e persino dal sindaco.”
Simioni ha continuato a sottolineare che Niky Savage è un artista di risonanza nazionale, con oltre trenta milioni di visualizzazioni su Spotify. Ha affermato che se le liriche delle sue canzoni sono considerate oscene, dovrebbe esserci una discussione più ampia sulla divulgazione di linguaggio scurrile nella musica. “Sarebbe sbagliato puntare il dito sui locali come il nostro, che sono l’ultima ruota del carro dello spettacolo”, ha dichiarato Simioni. “L’evento dell’11 settembre si terrà comunque, ma per evitare controversie ho deciso di cancellare la presenza del rapper.”
Il sindaco di Castelfranco, Stefano Marcon, ha elogiato la decisione del gestore del locale di ascoltare la sensibilità collettiva. Inizialmente, Marcon aveva invitato i genitori a non far partecipare i loro figli all’evento, già svolto in altre ottanta tappe in Italia. Successivamente, aveva cercato un confronto con il gestore del locale, ottenendo comprensione e collaborazione. “Chi organizza l’evento non è la causa del problema”, ha precisato il sindaco. “I veri problemi risiedono nei messaggi trasmessi dalle canzoni e nelle dinamiche familiari. I genitori sanno davvero quale musica ascoltano i loro figli?”
Le liriche delle canzoni di Niky Savage hanno sollevato una serie di interrogativi sulla responsabilità educativa nei confronti dei giovani. Don Gerardo Giacometti, di Castello di Godego, ha dichiarato: “Cantare di sesso violento, mancanza di rispetto e sottomissione delle donne avvelena l’ambiente. Se rimaniamo passivi, tradiremo le nostre responsabilità educative nei confronti dei giovani.”
Dopo l’ennesima violenza su una giovane donna…appena saputo che han trovato il corpo di Giulia Cecchettin, domani il solito trapper con le sue canzoni violente e sessiste si esibirà a Mestre il 19 novembre all’Area City, di pomeriggio sicuramente davanti a una folla di giovanissimi…che schifo!
Un premio alla mamme è ora di ribellarsi tutte a tutti i rapper volgari
La forza delle donne. Solo le donne sono capaci di tali nobili reazioni. Reazioni immediate, reazioni dettate dall’istinto di difesa che la natura ci ha regalato. Ogni femmina che esista sulla terra diventa aggressiva quando gli tocchi i cuccioli. Di gruppi di queste mamme ne dovrebbero nascere di più. BRAVE MAMME! Non so chi ha definito questo “artista di fama internazionale” ma credo che ora, non esistendo più il senso della morale. Senza che la strumentalizzazione politica entri con “è fascista”, la censura deve essere RISPOLVERATA, per difesa dei minori e di qualsiasi personalità debole, per non far entrare nella logica mentale che le depravazioni siano “cosa normale”. Queste mamme hanno dimostrato che le famiglie ci sono, che vegliano sui loro figli, trascinati da correnti marce, spudorate, depravate. Termini duri che bisogna insegnare come confronto tra il bene ed il male. Si rientri nelle righe di una sana morale fatta di buoni esempi, la gioventù è fragilissima, tende a seguire più gli esempi esterni che quelli della famiglia, hanno tanta fretta di crescere. Non demonizziamo sempre le famiglie chiamandole continuamente in causa. E visto che ci siamo, entrino anche le nonne, noi siamo ancora più agguerrite.