Murano. Ha deciso di farla finita: il suicidio visto come unica via di uscita quando tutto il mondo sembra crollarti addosso e nessuno sembra aiutarti.
E’ andata così per un uomo di 49 anni. Veneziano, artigiano del vetro di Murano che nella disperazione ha trovato la forza per un gesto terribile e drammatico: con una corda.
Il Covid ha dato un colpo durissimo alle sue entrate già provate, il colpo definitivo. A questo si sono aggiunte problematiche familiari come spesso accade quando le cose non vanno bene. E’ frequente che emergano disaccordi in casa quando le condizioni economiche ti inginocchiano, e lui non ce l’ha più fatta sentendosi abbandonato da tutti.
A tutti noi, testimoni inconsapevoli di questo e di tanti drammi che ci affiancano senza scalfire la nostra quotidianità, resta una grande sensazione di impotenza e di vuoto nel quale riecheggiano tutte le promesse e i propositi che sentiamo elencare per televisione in favore delle persone in difficoltà.
Non è bastato per quest’uomo tornare a vivere con i genitori, da solo non ce l’ha fatta a raddrizzare la sua vita che si sgretolava nelle sue fondamenta più importanti: il lavoro e la famiglia.
Questa è la verità ed è fin troppo brutale: ci sono dei momenti nella vita in cui si scopre di essere soli davvero, e frequentemente questa consapevolezza arriva proprio nei momenti di difficoltà.
E quindi l’ultimo atto, quello che pianifichi quando senti di non avere più vie d’uscita. E vai in un magazzino. Da solo. E ti arrendi al pensiero di un mondo che ti ha fatto capire che non ti ha voluto.
Paolo Pradolin