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Albanese cerca di imbarcarsi con documenti falsi a Tessera: scoperto

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Albanese con carta d’identità polacca, ma i documenti sono falsi. E’ accaduto all’aeroporto Marco Polo di Tessera dove sono stati scoperti dei documenti contraffatti così bene che avrebbero ingannato chiunque.
Non ci sono cascati gli ufficiali dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Venezia che hanno in questi giorni intensificato i controlli documentali sui passeggeri in transito negli scali aeroportuali e portuali di Venezia a causa delle verifiche in tema Covid.
Alla luce del nuovo DPCM e dell’ordinanza del Ministro della Salute, infatti, da oggi vi è ulteriore limite

di movimento dei passeggeri da e verso le regioni della fascia 2 e 3 (arancione e rossa).
All’aeroporto di Tessera, nella rete dei controlli della Polizia di Frontiera, è “caduto” il cittadino albanese G.J. di anni 24, in partenza per Londra.
L’uomo si è presentato al controllo passaporti esibendo una carta d’identità polacca valida per l’espatrio.
Dal controllo documentale è emerso che il documento di riconoscimento era stato abilmente contraffatto in modo tale da poter trarre in inganno persino un occhio esperto.
Tuttavia,

il tentativo del passeggero di eludere il controllo non è andato a buon fine, perché l’agente addetto alle verifiche, ha notato che vi era una impercettibile differenza tra il documento mostrato e quello originale.
A questo punto il passeggero, temendo di essere stato scoperto, estraeva prontamente una patente di guida polacca nell’estremo tentativo di convincere l’agente sulla genuinità della carta d’identità, ma l’operatore, per niente convinto delle asserzioni del passeggero, eseguiva una minuziosa analisi anche di quel secondo documento, servendosi della strumentazione a loro disposizione.
Dall’analisi, è emersa con lampante certezza

la falsità sia della carta d’identità che della patente esibita.
I documenti sono stati così sequestrati ed il passeggero è stato arrestato in flagranza di reato per possesso e fabbricazione di documenti di identificazioni falsi.

(foto da archivio precedente a febbraio 2020)

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