Mestre: Viale San Marco perde la ‘sua’ storica pasticceria Corona.
Si trasferiscono a Fossalta di Piave, Raffaella e Fabio, che in quel negozio, per ventisette anni, hanno accontentato felicemente una clientela affezionata con la quale hanno instaurato rapporti significativi e segnali preziosi di una convivialità quotidiana, di un humus familiare di cui una comunità ha bisogno.
Nella loro pasticceria hanno realizzato un ambiente accogliente, caro agli abitanti della zona e non solo.
Con i suoi profumi mattutini a dare il buongiorno, a dire che la giornata può iniziare con l’aroma avvincente e seducente del caffè, e i migliori auspici, gli appassionati e cordiali gestori di quell’amata pasticceria, ricca della magia di cose soavi che escono dal forno, ha portato per lunghi anni una ventata di freschezza e di gioia consolatoria nel cuore degli abitanti.
E che dire dei panettoni, a ruba ogni anno a Natale e Pasqua, di quelle creme deliziose per paste e pasticcini delle pizzette e salatini fragranti per l’ora dell’aperitivo?
Austere, invitanti e golose, le torte che per ogni compleanno la pasticceria ha sfornato con grande soddisfazione dei clienti.
Un via vai sereno, molte conversazioni, discorsi, lamenti, gioia, curiosità, condivisioni personali, una piccola città nella città, grazie alla capacità di ascolto di Raffaella e all’ironia bonaria di Fabio, che hanno messo al mondo due figli, Leonardo e Francesco, fortunatissimi assaggiatori di ogni “bendidio”.
Se ne vanno perché a volta ‘bisogna’, perché i costi non si reggono più, perché Viale San Marco si sta svuotando, perché nel cambiamento, sperano di risollevarsi, anche dai danni economici provocati dalla pandemia.
Vanno altrove anche per sperimentare una nuova esperienza e una rinnovata creatività, per confrontarsi con persone nuove, che in ogni caso di loro sanno già tutto, perché le buone notizie passano di bocca in bocca e di paese in paese.
La pasticceria Corona non è apprezzata solo a Mestre, il tenace e competente lavoro ha consentito un giusto riconoscimento di qualità che è andato ben al di là di Mestre.
Qualche volte la professionalità ha un ritorno, offre stima e credibilità.
Musi lunghi e qualche lacrima dei clienti abituali, delle donne soprattutto, che in Raffaella hanno riconosciuto una persona affidabile, alla quale raccontare, anche le piccole e grandi insidie della vita che hanno sentito condivisa e rispettata.
E poi i ragazzi, che con Fabio ‘sfornavano’ risate e aneddoti divertenti, talvolta degni del cabaret.
Già le prime luminarie stanno per essere installate in tutto il Viale, annunciando il Natale. Mancherà la luce della pasticceria Corona e il buio che uscirà dalle vetrine potrebbe indurre a chi ci amministra, a ripensare al perché i negozi chiudono o vanno altrove, privando a quella che chiameremo comunità, un punto luce confortevole, un luogo di ristoro consolatorio, adatto a tutte le età, che già si rimpiange.
Fra qualche giorno sorrideranno invece i cittadini di Fossalta di Piave, da Via della Speranza, destinatari della successione al trono, che si godranno, beati loro, l’Arte e la soddisfazione della Corona.
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Oramai a Mestre e Marghera le attività storiche e di un certo livello, stanno via via chiudendo tutte… quante serrande abbassate da prima dell’epidemia e ancor più dal 2020… Oramai restano per lo più solo attività aperte da extracomunitari… chissà come mai! E per quel che riguarda la vita a Mestre e Marghera, c’è poco da dire… non sembrano più città Italiane, sembra di essere a seconda dei quartieri, o in Nigeria o in Bangladesh o in Marocco… degrado, sporcizia, insicurezza… islamizzazione in fase avanzata… Ci vuole coraggio per noi Italiani aprire un’attività in queste città! Decisamente…
Un grande augurio , credo di poterlo dire a nome di tutti i negozianti /colleghi /imprenditori del viale . Buona fortuna !
Viale san Marco si spegne perché oramai crescono solo le agenzie immobiliari e le onoranze funebri, mentre chiudono bottega i negozi vivi, come le gelaterie e le pasticcerie. Poi fanno le torri albergo dove c’erano campetti da calcio. Di che cosa vi stupite?
Purtroppo Mestre muore perché si sta sempre più riempiendo di gente straniera. Il problema non è di questa amministrazione ma di scelte a livello nazionale grazie sempre agli stessi, preoccupati solo di non veder diminuire la propria platea di voti. Il problema è di tutte le città. Poca sicurezza grazie a leggi sempre più garantiste per i delinquenti, delitti continui. C’è poco da proporre ad una platea di gente che per forza non può condividere le nistre consuetudini se abituata a una vita diversa. Poi uno stato che pensa solo a colpire l’imprenditoria, asfissiamdola con obblighi e balzelli sempre nuovi, infine il virus. Come si può pretendere che imprese familiari reggano?
Questa mattina, sono passata per Corona e mi ha preso un tristezza e poi una rabbia. Ho pensato che non era giusto e ho capito di quanto bisogno avevo della loro presenza, so di non essere l’unica a provare quel che sto provando. Non so che dire, ma si poteva evitare? Però mille auguri a Raffaella e Fabio.
Se Mestre è morta non è che Fossalta di Piave sia una metropoli…
Grande perdita per il viale,davvero un peccato,auguro il meglio a Fabio e Raffaella, ed un grazie alla mitica Andreina per i suoi articoli.
Mestre è morta.
Nessuna idea di rilancio, nessuna iniziativa, perdita di attività commerciali storiche, vedi piazza Ferretto e zone limitrofe.
Città dormitorio sempre meno città.
Mi spiace tanto che Corona chiuda. Mi sento ancora più sola senza quel posto dove mi sono sempre trovata bene. Peccato e povero viale san Marco
lentamente il viale sta morendo :(
Da domani il Viale sara’ molto piu’ triste. In tanti abbiamo perso una CASA. Restano amicizie allegre e solidali ma ci vorra’ tempo per digerire questo trasferimento. A Fabio e Raffaella un grandissimo in bocca al lupo, nella certezza che la loro professionalita’ e simpatia verranno apprezzate e li ripagheranno di tante fatiche.