In Libia la strage continua.
Gli eserciti ancora agli ordini di Gheddafi stanno bombardando Zawia, che si trova nell'ovest della Libia, le persone continuano a morire massacrate e non si riesce nemmeno a fare una stima del numero delle vittime perchè in continuo aumento.Un allarme lanciato da un testimone oculare e confermato da un ex ufficiale all'emittente “Al Arabiya”. I ribelli invece si starebbero preparando ad un attacco alla capitale.
Il Site (il gruppo di monitoraggio dei siti estremisti islamici) riporta da un comunicato dell'Aqmi che il ramo nordafricano di Al Qaida (Aqmi) si è schierato in Libia a fianco dei dimostranti anti-regime accusando Gheddafi di assassinio di innocenti.
Arrivate le navimilitari italiane al largo di Misurata per imbarcare alcuni lavoratori ancora bloccati nel paese, Alitalia nel frattempo ha sospeso tutti i voli diretti a Tripoli.
L'Ansa riporta la testimonianza di un giovane originario di Bengasi che si trova asserragliato in casa, a Saraj, zona occidentale della città . Il testimone dice che l'attacco a Tripoli è imminente e “arriverà dalla tribù dei Warfalla”, aggiungendo: “Sono armati e stanno arrivando dalla Cirenaica, da Zenten, da Beni Oualid, da Zawia per liberare la capitale”.
Su Twitter altre testimonianze affermano che il massacro non guarda più in faccia nessuno, uccisi i medici venuti in soccorso e molti antidimostranti sono morti per il lancio di missili anti-aereo.
Secondo i dati diffusi ieri dalla tv Al Arabya dall'inizio della rivolta i morti sarebbero circa 10.000 ed oltre 50.00 i feriti.
Gianni Dall'Aglio
[24 febbraio 2011]