Woody Allen al Golden Globe dell’altra sera non c’era. Il regista ha lasciato il ruolo di promozione a Emma Stone, protagonista del suo prossimo Magic in the Moonlight, che continua a ripetere che lui è «un genio» ed ha lasciato che la sua amica (ed ex compagna) Diane Keaton ritiri per lui il prestigioso premio alla carriera intitolato a Cecil B. DeMille.
Ronan Farrow, figlio di Mia Farrow e di Woody Allen, potrebbe però aver contribuito a tenere lontano il regista oltre alla sua naturale avversione a galà e ricevimenti.
Ronan, non presente neanche lui alla cerimonia, ha scritto su Twitter: «Mi sono perso il tributo a Woody Allen: hanno messo prima o dopo Io e Annie la parte in cui una donna ha pubblicamente confermato che è stata molestata da lui quando aveva sette anni?».
Un commento arrivato ad un vastissimo seguito, che fa riferimento a una sorella adottiva di Ronan, Dylan, che accusò il patrigno di abusi sessuali. Un commento in cui c’è tutto il disprezzo di questo ragazzo di 26 anni per un padre che abbandonò lui (quando ne aveva 5), sua madre e tutta la famiglia per iniziare una storia con un’altra sua sorella adottiva, Soon-Yi Previn.
Mia Farrow scacciò Woody Allen (all’epoca 56enne) quando trovò delle foto “sconvenienti” di sua figlia Soon-Yi nuda (all’epoca 19enne) scattate e nascoste dal regista. La vicenda venne ‘sanata’ quando la coppia parlò di amore e andò a convivere per poi sposarsi nonostante la differenza d’età. Naturalmente tra gli strali di Mia Farrow che intentò causa verso il regista.
L’altra sera è stato l’altro suo figlio ad appannare ulteriormente l’aura di Woody Allen, ricordando l’accusa di molestie sessuali verso la piccola Dylan.
Le accuse sono sempre state respinte da Woody Allen, ma è certo che questa componente ha aggiunto qualcosa al fascino del mago del cinema, come successo con Polanski.
Redazione
[14/01/2014]
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