Giancarlo Galan chiede alla presidente della Camera, Laura Boldrini, di poter essere presente alla seduta dell’assemblea di Montecitorio che dovrà votare sulla richiesta d’arresto per l’inchiesta Mose.
Galan, sempre ricoverato in ospedale, ribadisce di voler essere presente in Aula per spiegare ai colleghi “le ragioni che depongono per la sussistenza del fumus persecutionis”, e siccome la sua convalescenza durerà almento fino al 20 agosto ecco la richiesta di proroga di circa un mese.
Galan scrive alla Boldrini allegando nutrita documentazione medica e dichiarando alla fine: “Le ribadisco la mia ferma volontà di partecipare alla discussione in Assemblea, sede in cui potrò illustrare agli Onorevoli Colleghi le ragioni che depongono per la sussistenza del fumus persecutionis. Mi permetto quindi, da ultimo, di rinnovarLe la richiesta affinché voglia rinviare la discussione e la decisione in ordine all’autorizzazione ad acta richiesta nei miei confronti, ad una data in cui, terminata la convalescenza (quindi non prima del 20 agosto p.v.), mi sarà possibile essere presente in Aula”.
Redazione
[21/07/2014]
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