Voce del Verbo:
Sacrificare
Prima Coniugazione – Modo infinito
Privarsi, rinunciare, spogliarsi. Sacrificare toglie e aggiunge qualcosa nello stesso tempo.
Ci si può sacrificare volentieri, e in genere non lo vogliamo chiamare sacrificio. Sono scelte che riguardano direttamente la nostra coscienza, quando sacrificare ci riguarda, sia che ci pesi, sia che non ci pesi rinunciare.
A volte è liberatorio non insistere, pur se il volo alto attrae, si cammina bene anche con comode pantofole.
A terra.
Però il sacrificio ha il suo fascino.
Si fanno saltare per aria i sacrificati al fanatismo. E anche sacrificati involontari muoiono in nome di quel verbo. Magari son passanti che vanno a lavorare, a far la spesa. Magari son bambini che vanno a scuola. E non ce la fanno a varcare la porta d’ingresso.
Un tempo si sacrificavano gli animali in nome degli dei. Come se si potesse trarre soddisfazione dalla morte.
Come se un dio si beasse del sangue e dell’orrore.
Scappa verbo infelice, chiedi al più presto una nuova carta d’identità.
Andreina Corso
20/08/2014
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Sacrificare non va d’accordo né con il verbo amare, né con il verbo scegliere, ma capita di confonderli. Quante volte si sente dire: “per te ho sacrificato tutto perché ti voglio bene”.
Se si ama non si sacrifica, ma si sceglie. Sacrificare è passivo, è subire, è non agire e questo è contrario all’ amore che agisce per scelta e trasforma il sacrificio in dono.
Quelli della mia generazione erano abituati al sacrificio, si rinunciava spontaneamente, perchè così facevano tutti.
Ricordo il sacrificio delle donne, troppo ignorato, vissuto spesso nel silenzio e nell’indifferenza generale. Sacrificare potrebbe essere il loro verbo.