Voce del verbo di oggi:
Lasciare
Prima coniugazione – Modo infinito
Lasciare, rinunciare, dubitante sinonimo di abbandonare.
Lasciare quando il tempo del no diventa frontiera e i passi cambiano direzione.
Lasciare, lasciarsi andar via. Lasciare nostro malgrado la casa fin qui abitata, lasciare in mano sconosciuta le chiavi di casa.
Lasciare il lavoro che in realtà ci ha lasciati, consegnandoci il vuoto che attanaglia il domani.
Il tempo traccia inesorabile il suo percorso. Anche quando lasciamo.
Lasciare, permettere ad altre storie, ad altri pensieri di far parte della nostra vita.
Lasciare la porta aperta. L’alba che rinfranca e diluisce la notte dà il buongiorno all’uomo e alla natura. Sa che nel paniere di ogni esistenza ci sono le cose e gli affetti lasciati e conosce la rivolta e gli affanni dell’abbandono. E poi i sogni, lasciamoli impressi nell’abitacolo della mente che sa accoglierli e imbarcarli sulla nave di Odisseo, nel suo viaggio di ritorno verso l’isola, la casa, gli affetti che aveva lasciato. Nessun naufragio, nessuna magia, impediranno al viaggiante di raggiungere la meta. Di toccare terra dopo aver lasciato la nave, con gli occhi ancora intinti nell’azzurro del mare.
Andreina Corso
[23/06/2014]
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Ho pensato a lungo a questo verbo di Andreina e mi sono ricordato che quando ho lasciato il lavoro e sono andato in pensione. Tutti mi dicevano, sei contento? e io non sapevo come rispondere perchè lasciare è difficile e non sai cosa dire
Può capitare di lasciare, ma poi è forse più bello ritrovare le cose perdute.
… e il naufragar mi è dolce in questo mare…
dolce apparizione
Alla sera prima di addormentarmi, penso alla declinazione del verbo che il mattino successivo Andreina ci donerà. Tutta la nostra vita è intrecciata di desinenze are, grazie Andreina, non ti fermare!!!
Lasciare è anche lasciarsi irretire, lasciarsi sedutre da parole poetiche come queste che, ogni giorno, ci fanno riflettere aprendo un piccolo spiraglio di anima nella giornata lavorativa che ci attende! Grazie!