Voce del verbo di oggi:
Educare
Prima coniugazione – Modo infinito
Quante volte questo verbo è comparso nella nostra vita. Appena nasciamo, siamo subito “educati”, i pasti, il riposo, i tempi, le coccole. Educare i bambini, gli adulti, avvolgere la vita tutta dentro questa tensione, l’educare, che si propone di civilizzare gli uomini e i Paesi. Educare quindi. Educare gli altri, Qual è la parte di noi stessi che verrà educata?
Fornire norme, esempi dai quali attingere, educare all’ambiente, alla diversità, alla pace, alla libertà, alla lettura, alla convivenza civile. Far tesoro della Storia, anche se le guerre poco hanno insegnato all’uomo. Eppure l’educazione, scrive Nelson Mandela è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo
Chi educa chi? Siamo tutti dentro a questa propensione, ci sfugge talvolta che la trasmissione di garbo e di saperi è reciproca. Educazione: dal latino e-ducere, condurre fuori, perciò liberare la nostra parte più viva e più vera, purché non disturbi troppo.
E’ della Scuola questo difficile compito, è della Famiglia? Basta chiamarsi scuola e famiglia per nominarsi educatori?
Bertolt Brecht lamenta:” Durante i miei nove anni alle scuole superiori, non sono riuscito ad insegnare niente ai miei professori…” Considerazione arrogante? No, considerazione, appunto.
Si possono educare (manipolare, istruire) i comportamenti di un bambino, ma lasciare inalterata la sua vera natura. Si confonde l’obbedienza con la mitezza, ci si illude di plasmare qualcuno, ben sapendo che nessuno entra totalmente in noi, fino a piegarci la mente.
Di altro spessore la bellezza di una educazione dei sentimenti che non ha bisogno di prevaricare.
Si accontenta delle sensazioni, le rispetta, le confronta, sapendo che il viaggio è lungo e il porto lontano.
Andreina Corso
[21/06/2014]
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Quando incontro dei giovani poco educatri, penso sempre che non è colpa loro. L’educazione si impara, solo così i ragazzi diventano responsabili, attraverso l’esempio.
Quando una parola ci prende, vuol dire che è quella giusta
Mi è piaciuto perdermi in questo verbo che mi ha fatto riflettere sul mio educare i figli, gli studenti. Sono un po’ in crisi, ma ringrazio anche per questo
Da insegnante, condivido pienamente, soprattutto quando si parla del nostro compito di ‘tirare fuori’ dall’alunno i suoi talenti e valorizzarli, farglieli, a volte scoprire. Scoprire è apprendere: anche noi abbiamo tanto da scoprire in loro…
Grazie di questa riflessione che ci ricorda che la reciprocità ci deve accompagnare in ogni rapporto. Mi piace molto una parola che hai usato: garbo. Anche questa merita uno spazio di attenzione
Ciao
Ringrazio Andreina, per il bel contributo. E’ importante per un insegnante sentire sempre il bisogno … di essere educato (voce del verbo “educare” 1^ coniugazione modo infinito tempo presente)