Voce del Verbo:
Consolare
Prima coniugazione – Modo infinito
Consolare, verbo carezzevole che si accontenta di arrivare ultimo, quando tutto è già accaduto e non c’è più niente da fare. Lui che conosce il sapore del pianto e il gesto della rassegnazione, entra laddove nessuno più si può accostare. Entra nella zona buia che sembra impenetrabile. E la consola rischiarandola con le parole giuste.
Il suo gesto è l’abbraccio, il suo fare la quiete. Consolare, sa calmare, confortare e incoraggiare.
E’ un verbo a tutto tondo che resiste nonostante i tempi frettolosi, le decisioni tempestive, i dialoghi affrettati.
Consolare i delusi, la sofferenza, salvare il salvabile, questo verbo diventa medicamento e forse gli spetterebbe un posto più dignitoso nella società dei verbi.
La pazienza è il suo abito, la dedizione il suo cuore.. lavora molto e non chiede consolazione.
Andreina Corso
[08/07/2014]
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Analisi veramente speciale….profonda…
lasciarsi consolare e proteggere da chi ci sta accanto è un abbandonarsi ed affidarsi così prezioso….
che può esserci donato solo da chi è capace di entrarci nel cuore…..ascoltare la nostra anima…
sostenendoci e sorreggendoci…..quando stiamo affondando…..
per risalire…in un sospiro di pace interiore
Mi sono sentita consolare leggendo quelle parole, è come se avessi ricevuto una carezza all’improvviso. E ricambio. Grazie