A quanto pare la linea dura non è passata: Veritas apre i rubinetti dell’acqua anche a chi ha occupato una casa. Si tratta di una vittoria per gli attivisti dell’Assemblea Sociale della Casa Asc: da domani anche chi occupa senza contratto una casa dell’Ater potrà richiedere e ottenere l’allacciamento idrico con il semplice certificato di residenza.
Gli attivisti dell’Assemblea Sociale della Casa hanno portato a casa questo risultato attraverso una battaglia negli uffici di Veritas di piazzale Da Vinci. I protestanti si sono presentati ieri mattina con bacinelle, asciugamani, telefoni della doccia sistemati a mò di sciarpe, striscioni e microfoni.
Si trattava di una cinquantina di persone, tutti occupanti case sfitte dell’Ater che si sono visti negare finora l’allacciamento alla rete idrica perché abusivi.
Il problema delle case occupate abusivamente è stato sollevato da più parti, ma finora Veritas era stata lasciata da sola a fronteggiare la questione, chiedendogli di negare gli allacciamenti in base ad un protocollo anti-abusivi siglato in Prefettura. Veritas, aveva aderito, Eni, Enel e Italgas, invece, no: se gli inquilini pagano le bollette, il problema per loro non esiste.
Da ieri anche Veritas si è adeguata, stabilendo definitivamente che basta un regolare certificato di residenza e si può ottenere l’allacciamento.
Redazione
[04/02/2014]
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Ben fatto! L’acqua è un bene essenziale e un diritto, se l’ATER vuole combattere l’ abusivismo, che si decidesse ad assegnare le case, e questo sarebbe esattamente il suo compito.